“Stavamo raggiungendo il gruppetto di testa ma dopo una tirata di 15 chilometri ero stanco e così ho chiesto il cambio a Gastone. Lui mi ha sorpassato e ha iniziato a imprimere un ritmo forsennato. Avevamo ormai quasi raggiunto il gruppo dei battistrada ma, proprio quando stavamo per realizzare il ricongiungimento, Gastone si è accostato: doveva salutare Maria Pia, il suo amore”. Questo il ricordo che un vecchio avversario del leone del Mugello, Gastone Nencini, ha voluto condividere con il pubblico in occasione della presentazione del libro “Sulla cresta dell’onda” scritto da Giovanni Nencini nel 2020 in occasione del 60° anniversario del trionfo di Gastone al Tour de France.
Storie di amore e di ciclismo che si aggrovigliano in quel 1960 che si apre con la morte di Fausto Coppi, che prosegue con le bravate di Romeo Venturelli, le forature e le alleanze che relegano Gastone al secondo posto del Giro d’Italia e che si chiude con il trionfo al Tour dello stesso Nencini che decide di “festeggiare” regalando il mazzo del vincitore a Roger Riviere, caduto mentre tentava di tenergli la ruota in discesa, suscitando così l’applauso dell’intero Parco dei Principi.
Il ciclismo, sport di popolo e di fatica, da sempre si presta al racconto che, quando è scritto dalle penne giuste, sfiora l’epica senza perdersi nell’enfasi.
E’ quello che hanno dimostrato nella mattinata di sabato 30 dicembre l’autore Giovanni Nencini e il giornalista Marco Pastonesi intervenuti alla splendida iniziativa voluta dall’Amministrazione comunale per rendere omaggio al grande campione che per anni ha vissuto a Sesto Fiorentino.
Qui sotto il video realizzato da Tino Barletta: