Alluvione, PD Calenzano: “Dove sono i fondi del governo?”

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Pd Calenzano

Il Gruppo consiliare del Pd Calenzano, nel consiglio comunale del 26 marzo scorso, ha presentato un ordine del giorno per richiamare l’attenzione delle istituzioni sui ristori per i cittadini: dal comune alla città metropolitana, dalla regione al governo. Ed è quest’ultimo in particolare che al momento è latitante.

 

A oltre 15 giorni dall’alluvione – dichiarano i consiglieri – il governo non ha ancora firmato lo stato di emergenza nazionale, indispensabile per ricevere finanziamenti per i ristori ad aziende e famiglie, e per riparare i danni alle infrastrutture.”

 

Sono infatti ingenti i danni in Toscana, oltre 100 milioni stimati, e a Calenzano sono centinaia le famiglie che hanno subito danni, mentre alcuni torrenti necessitano di investimenti urgenti. “Per la Marinella di legri erano stati richiesti fondi su via di Davanzello già dopo l’alluvione del 2023. Il governo non li ha mai stanziati”.

 

Approvato all’unanimità dal consiglio comunale l’ordine del giorno del Pd, che chiede anche alla Regione di stanziare ulteriori fondi per i ristori (mentre già sta coprendo finanziariamente tutti gli interventi realizzati in urgenza), e al Comune di Calenzano di avviare una raccolta fondi come accaduto per le alluvioni che in passato hanno colpito i territori circostanti. L’iban dedicato, aperto dal comune dopo la presentazione dell’odg, è IT97B0200838103000107309818, la causale è “Raccolta fondi per l’alluvione del 14 marzo”.

 

Rifiuti a Calenzano
Rifiuti ammassati in via Riccardo Bordoni a Calenzano.
Foto: TuttoSesto

 

Il gruppo inoltre ha partecipato al largo dibattito in consiglio comunale sui fatti del 14 marzo con un’interpellanza su vari argomenti. In particolare, sono state chieste informazioni in merito al crollo del muro di Settimello; ai lavori previsti per chiudere l’argine del torrente Chiosina, già inserito dalla precedente amministrazione nei lavori (in corso) per il Parco delle Carpugnane; alla pulitura del sifone fognario che a detta del comune causava l’allagamento di Via Giusti all’altezza della lavanderia; ai possibili interventi di revisione fognaria in Via Giusti e in Via Trilussa e Via 2 Giugno a Settimello; allo stato di sicurezza dei ponti sulla Marinella di Legri, in particolare alla Chiusa e a Davanzello; ai motivi per cui la strada provinciale non è stata chiusa nel momento in cui era allagata alla Chiusa; e alle comunicazioni pervenute alla cittadinanza con scarsa tempestività e precisione in merito alla viabilità e a ciò che stava accadendo.

 

Una particolare sollecitazione da parte del gruppo è stata fatta per chiedere all’Amministrazione di procedere con gli interventi per le famiglie ancora isolate a 2 settimane dall’evento, soprattutto nella zona di Leccio. È stato chiesto anche entro quanto tempo i marciapiedi saranno liberati dai rifiuti, e rimossi i cartelli provvisori di cambi di direzione, ma non sono arrivate risposte chiare. La macchina comunale è sembrata in difficoltà nel gestire l’evento straordinario, e si stenta a tornare all’ordine.

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