Lunedì 25 gennaio Alessandro Baldi, presidente della Pro Loco di Sesto Fiorentino e candidato unico alla segreteria comunale del Partito Democratico, è intervenuto alla trasmissione “Telegram” in onda su Tele Iride. Queste le sue parole:
“Non provengo dalla sinistra storica di Sesto. Da giovane ho sostenuto i Giovani Democratici Cristiani. Mi sono iscritto per la prima volta ad un partito quando è nata la Margherita. A Sesto, forse, siamo legati ancora alle vecchie storie, il Pd non è stato concepito come un soggetto nuovo. Da luglio è iniziato un percorso che ha portato alla nascita di un nuovo partito e i numeri sul tesseramento lo dimostrano.
A Sesto le diversità sulle idee politiche hanno portato all’acutizzarsi delle tensioni tra le varie componenti del Pd, che poi si sono concretizzate nella sfiducia al sindaco Sara Biagiotti, ampiamente riconosciuta come tale dalla maggioranza dei cittadini sestesi. Ad un certo punto si è smesso di dialogare e si è preferito portare avanti la strategia del muro contro muro. Sono venute meno le motivazioni che hanno portato alla mozione di sfiducia, ma anche i rapporti col partito e i passaggi democratici all’interno del Pd sfociati, poi, in questa azione estrema.
La mancanza delle primarie? Come detto anche dal premier Renzi nella conferenza stampa di fine anno, nel 2014 decidemmo di non fare le primarie perché tutte le componenti del partito erano d’accordo su questa linea. Fu un errore. Per le elezioni amministrative del 2016, la nostra intenzione è quella di fare le primarie, se ci saranno candidati disponibili. Penso che Sara Biagiotti sia disponibile, ma sarà l’assemblea comunale a valutare le eventuali candidature.
Il Pd è rinato in questi mesi e penso che potrà avere un progetto affidabile per governare Sesto, anche per più di cinque anni. Nelle altre forze politiche si parla tanto, ma per ora si concretizza poco.
Le città della Piana non possono essere considerate periferia di Firenze. E’ importante, però, che ci sia sinergia tra Firenze e le città intorno al capoluogo toscano. Il Pd punterà molto sull’ampliamento della tramvia fino a Sesto, il più vicino possibile al centro della città.
Aeroporto e inceneritore? Il Pd ha sempre voluto tutelare la salute dei cittadini e del territorio. Ci sono, però, alcune opere infrastrutturali che vanno al di là del singolo Comune. Sesto non è mai venuta meno ad alcuni confronti, anche aspri, con altri Comuni e amministrazioni superiori per ottenere il meglio per Sesto, per la Città Metropolitana e per la Regione.
Il Parco della Piana? Per certi aspetti è una chimera. Vogliamo che il Parco venga realizzato. E’ una delle priorità. Nei progetti della Regione, il Parco dovrebbe andare da Firenze fino quasi a Signa. Un grande polmone verde con la mobilità ciclabile che dovrebbe unire Firenze, Sesto e Campi. L’obiettivo è arrivare ai Renai di Signa.
Il debito di bilancio all’interno del Pd sestese e la risposta dell’ex segretario comunale Camilla Sanquerin? E’ una telenovela, anche se con Sanquerin ho un ottimo rapporto. Il Partito Metropolitano ha approvato un bilancio di 24mila euro di credito nei confronti del Unione Comunale di Sesto Fiorentino. Considerando le utenze e le spese correnti, qualche migliaio di euro, si arriva ad un assestato di circa 35mila euro da pagare. Questa era la situazione nel momento in cui si è insediato il commissario Becattini. Le pendenze economiche ci sono e il partito le sta affrontando con l’aiuto di tutti.
La Festa de l’Unità? Spero di rivederla al più presto. La gestione Sanquerin aveva optato altrimenti.
Le linee guida del Pd in caso di mia elezione a segretario comunale? La nostra visione è quella di un partito aperto alla città, un partito inclusivo che non mette veti e pronto a dialogare con le altre forze politiche. Vogliamo rafforzare la base degli iscritti. Quale sarà lo sfidante principale del Pd alle elezioni comunali? Credo il Movimento 5 Stelle”.
Foto tratta da Facebook
STEFANO NICCOLI