“In un periodo in cui la nostra Regione si appresta ad accogliere tanti afghani che rischiano la vita, abbiamo voluto fare un ‘focus’ sulla situazione dei richiedenti asilo attualmente ospitati a Calenzano.
Sul nostro territorio sono presenti 79 richiedenti asilo, con età media 29 anni, tutti uomini di varie nazionalità tra cui Pakistan, Nigeria, Gambia, Costa D’Avorio, Senegal, Mali, Bangladesh, Ghana e Sierra Leone.
Se entriamo nel dettaglio scopriamo i numeri di questa accoglienza: al momento solo 16 persone hanno ricevuto lo status idoneo (protezione umanitaria, speciale, sussidiaria e asilo).
Il restante, mentre 8 sono in attesa della decisione della Commissione territoriale, ben 55 hanno visto la propria domanda respinta e scelto di fare ricorso: 2 ricorsi pre Minniti, 45 post Minniti, 1 in Appello, 4 in cassazione e 3 reiterata.
I dati sopra elencati evidenziano un’alta percentuale (quasi il 70%) di domande, almeno in prima battuta, rifiutate che dovrebbe indurre ad una riflessione.
Se vogliamo essere pronti ad accogliere ed integrare concretamente coloro che scappano dalle guerre dobbiamo assolutamente attuare un’inversione di tendenza tesa a riprendere il controllo della situazione, garantendo accoglienza solamente a chi ha titolo, respingendo tutti coloro i quali sono migranti economici e che non possono trovare spazio in un Paese che conta un larghissimo numero di famiglie in difficoltà economica aggravata, di recente, da questa pandemia. Nulla da dire sulla difesa dei diritti umani, che sono sacrosanti, precisa il consigliere Baratti, ma evitiamo che diventi la scusa per aprire le porte a tutti indistintamente.
Oggi che ci sono donne e bambini che scappano dai talebani ci ritroviamo in difficoltà ad accoglierli adeguatamente perché i centri di accoglienza presenti sono allo stremo e il regime toscano è saturo. Di fatto, dobbiamo constatare che negli anni passati abbiamo accolto anche chi non ne aveva diritto.
Daniele Baratti – Capogruppo Lega Salvini Calenzano