“Silvano Lippi era un uomo coraggioso, che attraverso i suoi racconti terribili e appassionati trasmetteva un profondo senso di libertà. Dopo un lungo silenzio, durato ben 60 anni, ha iniziato a raccontare, a scrivere e a condividere quello che ha visto e subito. Il suo impegno con i giovani delle scuole di Sesto Fiorentino è stato prezioso ed unico per mantenere viva la Memoria“.
Così il sindaco di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti ricorda Silvano Lippi, classe 1922, scomparso stanotte (venerdì 3 ottobre, ndr). Ufficiale dell’esercito durante la guerra, fu fatto prigioniero nei campi di concentramento prima in Grecia e poi in Germania e in Austria dopo aver rifiutato con fermezza l’adesione alla Repubblica di Salò. La sua prigionia finì con la liberazione del campo di Mauthausen. Per 60 anni resta in silenzio, poi, spinto dai suoi cari, ha iniziato a parlare e non si è più fermato. Il suo libro “39 mesi, 60 anni dopo” è un racconto lucido e destabilizzante della guerra, delle barbarie nazifasciste e dello sterminio.
Il Comune di Sesto, per il suo impegno, la passione e il contributo dato alla comunità con le sue testimonianze, gli ha conferito il 29 gennaio 2011 la massima onorificenza, la Seste d’oro.
“Silvano quando parlava ai ragazzi si commuoveva, come se continuasse la sua liberazione dalla guerra attraverso la parola, il racconto, tramandando il ricordo ai ragazzi – continua Biagiotti –. Agli studenti diceva sempre: non dimenticate. Un appello per non perdere la Memoria e farla diventare la nostra bussola a difesa della democrazia, i nostri anticorpi contro l’epidemia dei totalitarismi. Ci mancherà la sua forza e la sua determinazione, il suo parlare diretto ai ragazzi. Non lo dimenticheremo mai e continueremo nelle scuole il percorso da lui iniziato. Ai figli, ai nipoti e ai suoi cari va l’abbraccio commosso di tutta la città“.
I funerali. si celebreranno nella Chiesa di San Romolo a Colonnata sabato 4 ottobre alle 15.30.
Comune di Sesto Fiorentino