“Rimaniamo sbigottiti e amareggiati per la scelta dell’Amministrazione Falchi di non aderire per il secondo anno consecutivo al Bando della Regione Toscana per i buoni scuola per l’anno scolastico 2017-2018”. È quanto afferma in una nota la consigliera comunale Sara Martini.
“Sconcertanti e false le parole dell’Assessore alla scuola, Silvia Bicchi, riportate domenica sulla Nazione”, sottolinea Martini. “Dire che l’amministrazione Falchi segue la linea e la gestione del Commissario prefettizio è un’affermazione che di per sé umilia la politica e l’Istituzione comunale, in più in questo caso è pure un’affermazione falsa. Dalla politica ci si aspetta la capacità di compiere scelte per il governo della città, non di nascondersi dietro finte verità e di danneggiare i propri cittadini.”
“Un Assessore non può raccontare falsità ai cittadini per nascondere i danni che produce. Bicchi sostiene che già con ‘il commissario il Comune ha scelto di non aderire al bando della Regione’. Falso, basta prendere gli atti e leggere: il 23 ottobre 2015 con il Commissario Garufi è stato pubblicato l’Avviso pubblico per l’anno scolastico 2015/2016 permettendo a 25 famiglie sestesi di entrate in graduatoria per i buoni scuola. È invece l’Amministrazione Falchi che ha scelto nei suoi primi due anni di governo della città di non partecipare: il primo anno di mandato la scadenza per la presentazione della manifestazione d’interesse da parte dei Comuni era fissata al 15 luglio 2016 e per questo anno al 4 novembre 2017” ha continuato la consigliera del Pd, Martini.
“L’Assessore Bicchi parla di problemi legati ad un aggravio organizzativo per gli uffici comunali. Ma come si può affermare una cosa simile? Inaccettabile che un Assessore parli di incompetenza o di incapacità dei propri uffici, che da anni hanno gestito questa e molte altre procedure che hanno ricadute positive per i cittadini. L’Avviso per i Buoni scuola 2017-2018 è pubblicato sulle pagine istituzionali del 99% dei Comuni della Toscana, dai più piccoli ai più grandi per dimensioni di popolazione e di uffici comunali. Inaccettabile che manchi proprio Sesto Fiorentino”.
Il Bando regionale prevede che possano fare domanda per i Buoni Scuola i cittadini residenti in un Comune della Toscana, genitori o tutori di bambini in età utile per la frequenza della scuola dell’infanzia (3-6 anni), che abbiano un ISEE in corso di validità non superiore a 30.000 euro e che non beneficino di altri rimborsi, sovvenzioni economiche o aiuti di importo tale da superare la spesa complessivamente sostenuta.
“Tutto ciò non vale per questo anno per i cittadini di Sesto Fiorentino. I contributi regionali infatti sono assegnati ai Comuni, i quali devono adottare specifico avviso pubblico per redigere un’apposita graduatoria. L’Amministrazione comunale di Sesto Fiorentino non ha pubblicato questo avviso provocando un danno a numerose famiglie”.
“I buoni scuola della Regione – conclude Sara Martini – hanno un duplice obiettivo: aiutare le famiglie a far fronte alle difficoltà economiche legate all’iscrizione dei figli e sostenere il sistema delle scuole dell’infanzia, che, con oltre 200 bambini nelle quattro scuole paritarie nel territorio comunale di Sesto, svolge una funzione preziosa per tutta la comunità. Imbarazzante che l’attuale Amministrazione di Sesto non ne tenga conto”.
Di seguito: Avviso pubblico del Comune di Sesto Fiorentino per l’assegnazione di buoni scuola finalizzati al sostegno alle famiglie per la frequenza alle scuole dell’infanzia paritarie, private e degli enti locali (3-6 anni) a.s. 2015/2016.