Calamandrei: assemblea con il collettivo di fabbrica Gkn

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“Dato che al Calamandrei non c’è stato modo per via dei protocolli anticovid di fare  assemblea tutti insieme in giardino (come invece hanno fatto anche all’Agnoletti), abbiamo deciso di fare assemblea in modo auto-organizzato davanti al nostro Istituto”.

Esordisce così Leandro Moscardi, rappresentante degli studenti e coordinatore della rete degli Studenti Medi, nel commentare la manifestazione che si è tenuta nella mattinata di giovedì 21 ottobre

“Abbiamo invitato il collettivo di fabbrica Gkn – prosegue Moscardi – perché volevamo far sapere agli studenti cosa sta accadendo a Campi e perché pensiamo che il loro sia un esempio di lotta per i diritti che non vedevamo da anni in Italia. L’unione tra studenti e operai è un percorso che vogliamo costruire in quanto potenzialmente quest’unione può cambiare la società. Lo sciopero-assemblea di oggi al Calamandrei è stato solo l’inizio di un percorso che speriamo si estenda ad altre scuole” 

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L’assemblea – conclude il rappresentante degli studenti – si è poi concentrata sulle tematiche prettamente dell’istituto e gli studenti hanno fatto presente quali sono i problemi principali: l’entrata a scaglioni che implica l’uscita alle 15 per 2/3 giorni alla settimana; le norme anticovid rimaste ferme all’epoca pre-vaccini che non ci permettono di vivere la scuola come vorremmo, precludendo ogni spazio di socialità (pure la ricreazione dobbiamo svolgerla in modo abbastanza militare, rimanendo in classe oppure, una volta al giorno, uscendo in giardino accompagnati dal prof e andando in una specifica “isola didattica” lontano dalle altre classi); il problema edilizia con particolare attenzione ai bagni delle donne che versano in condizioni disastrose, l’esame di Stato che non vogliamo preveda prove scritte, dati i 2 anni passati in Dad”.

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