Calenzano: al posto del deposito Eni sorgerà una centrale fotovoltaica

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Comune di Calenzano, Regione Toscana ed Eni sigleranno un accordo per definire il futuro dell’area del deposito di carburanti in via Erbosa a Calenzano. Al posto del deposito sarà realizzata una grande centrale fotovoltaica da 20 Mwp, corrispondente al consumo elettrico di circa 10 mila famiglie.

Dall’esplosione al deposito, il 9 dicembre 2024, che causò la morte di cinque persone, il ferimento di circa 30 persone e danni a immobili, il deposito è rimasto sotto sequestro giudiziario per molti mesi ed è in corso un’inchiesta della Procura della Repubblica. L’accordo è stato raggiunto tra le parti a prescindere dall’accertamento delle responsabilità dell’incidente, che avverrà in sede giudiziaria.

Esplosione Calenzano
TuttoSesto

A settembre scorso Eni ha annunciato che non avrebbe più riaperto l’impianto. Al momento sono in corso le procedure per definire il piano di caratterizzazione dell’area del deposito che, una volta approvato da tutti gli Enti, consentirà di analizzare tutte le matrici ambientali in conseguenza dell’esplosione e, quindi, a Eni di predisporre ove necessario un progetto per la bonifica del sito. Infine, a breve sarà avviato il retropompaggio verso il sito Eni di Livorno delle 40 mila tonnellate di carburanti ancora nel deposito.

Fin dai primi mesi dopo l’esplosione è stato avviato da parte dell’Amministrazione di Calenzano, della Regione Toscana e di Eni un confronto per verificare le possibilità di raggiungere un accordo sulla destinazione finale dell’area: la richiesta del Comune e della Regione Toscana era di cessare ogni attività legata ai combustibili e di realizzare un hub di energie rinnovabili, proposta che ha avuto un riscontro positivo da parte dell’azienda.

Incendio Calenzano
Foto: TuttoSesto

L’accordo prevede che Eni si impegni a realizzare sull’area dell’ex deposito una centrale fotovoltaica da 20 Mwp, corrispondente al consumo elettrico di circa 10 mila famiglie, ben oltre quelle residenti a Calenzano (circa 7 mila). L’accordo prevede anche che il 5% del valore economico dell’energia prodotta sarà ceduto al Comune per una durata pari alla vita utile dell’impianto. Inoltre, sarà realizzato da Eni e ceduto al Comune di Calenzano un impianto fotovoltaico da 1 Mwp, che sarà gestito, mantenuto e infine dismesso con costi a carico di Eni. La produzione energetica dell’impianto sarà utilizzata per alimentare l’area sportiva e sarà messa a disposizione dal Comune alla nascente Comunità Energetica Rinnovabile di Calenzano. L’hub delle rinnovabili che verrà realizzato si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione di tutta l’area intorno all’ex deposito.

Eni, a prescindere dall’esito dell’eventuale procedimento giudiziario che dovrà accertare le responsabilità dell’incidente, si è impegnata a versare al Comune in via volontaria e come contributo al territorio una somma complessiva di 6,5 milioni di euro, che saranno impiegati per il ripristino degli impianti sportivi esistenti che sono stati danneggiati (piscina, campo sportivo e palazzetto del pattinaggio) e quale contributo da impiegarsi prioritariamente nella riqualificazione e nello sviluppo dell’impiantistica e delle infrastrutture di una nuova area sportiva, con la realizzazione della nuova piscina olimpionica e del nuovo palazzetto dello sport.

L’accordo prevede infine che l’area in via delle Prata, all’altezza dell’omonimo fabbricato colonico, di proprietà Eni e oggi dismessa e in fase di bonifica, venga destinata a un Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP). Il Comune si impegnerà all’acquisto dell’area nei prossimi cinque anni, a condizione che venga erogato il relativo contributo regionale. Tale intervento consentirà di sviluppare nuove attività produttive e artigianali, con conseguenti positive ricadute occupazionali.

Esplosione Calenzano
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Con il protocollo d’intesa, infine, Comune e Regione si impegnano a verificare nei mesi successivi la possibilità di ampliare le fermate dei treni a Pratignone e a reperire i finanziamenti per realizzare le infrastrutture a parcheggio a servizio della stazione.

Avviato in seguito alla tragedia del 9 dicembre, che non potrà essere dimenticata – commenta il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovaniquesto percorso condiviso è un impegno concreto e costituisce per Calenzano una svolta rispetto a una storia lunga 60 anni e un balzo decisivo verso un futuro sostenibile sulla strada della decarbonizzazione, con la riduzione di circa 12.500 tonnellate di CO2 all’anno. Le iniziative avviate, dalla bonifica dell’area alla realizzazione dell’hub di energie rinnovabili, fino agli investimenti per gli impianti sportivi e per le infrastrutture, rappresentano una nuova opportunità per la comunità, per costruire un territorio più sicuro, resiliente ed energeticamente autonomo, a beneficio delle generazioni che verranno”.

Questo accordo – commenta il presidente Eugenio Gianirappresenta anche un esempio concreto e positivo di come la Toscana stia accelerando sulla transizione energetica, trasformando un sito del passato in una risorsa per il futuro. Abbiamo fatto vari incontri con tutti i soggetti coinvolti e ritengo che la decisione di riconvertire l’ex deposito in una centrale fotovoltaica, sia quella più lungimirante e logica. Una scelta strategica che unisce tre obiettivi fondamentali: sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e sviluppo del territorio. Senza trascurare poi che oltre alla centrale, l’accordo prevede anche investimenti per impianti sportivi e infrastrutture, creando al contempo opportunità economiche e occupazione”.

Abbiamo lavorato insieme alle istituzioni locali con molto impegno per raggiungere questo accordo – dichiara Giuseppe Ricci, Direttore operativo trasformazione industriale di Eni – strutturato per offrire nuove e importanti prospettive alla comunità e al territorio di Calenzano, dopo la grande tragedia avvenuta un anno fa”.

Comune di Calenzano

 

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