Riproduciamo integralmente il testo del consigliere comunale Americo D’Elia dopo le polemiche seguite al consiglio comunale del 27 febbraio:
Ieri in consiglio comunale dopo la mia ennesima denuncia in merito al disastro dei lavori che autostrade Spa stanno facendo sul territorio e della discarica di terre di riporto di Autostrade nel parco delle carpugnane, della mancata riscossione di centinaia di migliaia di euro di fideiussioni a seguito di lavori privati fatti in convenzione con alcune società dal 2005 e 2006 in particolare il comparto 41c a cui sono stati chiesto nel 2015 più di 480000,00 con una letterina che ha dell’incredibile dove si chiede quasi gentilmente dopo 10 anni di restituire quei soldi al comune e quindi alla comunità considerando che per una multa di pochi euro i cittadini vengono soffocati da equitalia e agenzie di riscossione varie, di Dietro Poggio che nonostante la proroga del 2016 per altri 3 anni, vede i cantiere nel degrado a meno di due anni dalla scadenza e dove anche li non vedremo sicuramente riscossione di oneri non pagati. Sono stato bloccato dal presidente del Consiglio perché stavo trasmettendo la mia interrogazioni in diretta live sulla mia pagina Facebook riprendendo solo ed esclusivamente la mia persona. La stessa ha richiamato un regolamento che non esiste. Infatti il regolamento del consiglio comunale composto da 81 articoli non fa alcun accenno a tale divieto. Lo stesso garante della privacy ha avuto modo di pronunciarsi in più occasioni in ordine all’utilizzo di apparecchiature video fotografiche durante le sedute consiliari, evidenziando che il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali garantisce espressamente la pubblicità degli atti e delle sedute dell’organo consiliare comunale, demandando ad uno specifico regolamento comunale l’introduzione di eventuali limiti a detto regime di pubblicità (artt. 10 e 38 unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali,d.lg. n.267/2000). Proprio questa fonte normativa, a parere del Garante, può costituire sede idonea a disciplinare modalità e limiti di pubblicità delle sedute, comprese le eventuali riprese televisive, ed a specificare le ipotesi in cui eventualmente limitare le riprese per assicurare la riservatezza dei soggetti presenti o oggetto del dibattito (ad esempio, nel caso di una seduta che delibera l’attribuzione di benefici a particolari categorie di soggetti e nel corso della quale potrebbero emergere dati sensibili. Nell’ipotesi in cui sia prevista la possibilità di effettuare le riprese, l’Amministrazione deve rendere l’informativa prevista dall’art. 13 del d.lg. 30 giugno 2003, Codice in materia di protezione dei dati personali, rendendo edotti i partecipanti dell’esistenza delle telecamere, della successiva diffusione delle immagini e degli altri. Quindi non esistendo un regolamento non esiste divieto.
Per tanto c’è solo una spiegazione a quello che e’ accaduto ieri, perché non si può credere che un presidente del consiglio “ pagato “ per il lavoro che fa’ , dai cittadini di Calenzano dopo due anni e mezzo non conosce il regolamento .
Il PD ha voluto interrompere la mia denuncia e non mi voleva fare parlare.
Perché?
Stiamo lanciando il video su tutti i siti possibili e lo faremo ogni giorno fino alla fine della consiliatura. I cittadini devono sapere ed essere informati con tutti i mezzi.
Il Consigliere Comunale
Americo D’Elia