CALENZANO – Un atto di indirizzo, deliberato dalla Giunta comunale, per la stesura di una variante urbanistica “di salvaguardia”.
“Come previsto nel programma di mandato – spiega la Giunta comunale – risulta opportuno salvaguardare le aree non edificate presenti all’interno del territorio urbanizzato, evitando fenomeni di saturazione urbanistica e di saldatura dell’edificato tra le varie componenti urbane dell’area metropolitana. Allo stesso tempo è necessario salvaguardare il territorio urbanizzato, promuovendo il recupero, la riqualificazione e la trasformazione dell’edificato esistente. Occorre quindi riconoscere esaurita la fase di espansione di Calenzano: gli obiettivi di sviluppo andranno ridefiniti come rigenerazione, riconversione e riuso del costruito. Pertanto abbiamo proceduto a dare un indirizzo agli uffici comunali per lavorare a una variante ‘di salvaguardia’, finalizzata a interrompere il processo di edificazione delle aree individuate nel Piano operativo comunale come nuove previsioni insediative, che comportino nuovo consumo di suolo”.
“Con questo atto di indirizzo – commenta l’assessore all’Urbanistica Marco Venturini – diamo seguito ad uno dei punti più rilevanti del nostro progetto per Calenzano. Un diverso approccio alla pianificazione urbanistica ispirato al ‘consumo suolo zero’ che parte dalla consapevolezza che il territorio inedificato è una risorsa esauribile, che vogliamo preservare per le generazioni future. Abbiamo alle spalle decenni di cementificazione che hanno portato a saturare la piana fiorentino-pratese. Abbiamo visto anche quanto questo territorio sia vulnerabile al rischio idrogeologico, in un contesto in cui i cambiamenti climatici causano eventi meteorologici sempre più estremi. Le ultime aree rimaste libere devono essere salvaguardate perché costituiscono anche gli ultimi varchi liberi per non essere in un unico agglomerato metropolitano senza soluzione di continuità”.
Comune di Calenzano