Si sono chiusi nella mattinata di martedì 5 settembre i termini per la presentazione delle offerte per la gara relativa al primo lotto del parco delle Carpugnane, che riguarda la realizzazione delle passerelle e dell’area naturalistica. Sono sette le imprese ad aver partecipato, con sede sia nel territorio regionale che nel resto d’Italia. Adesso inizieranno le procedure per l’assegnazione dell’appalto.
Proprio nella serata di lunedì 4 settembre il progetto esecutivo dei primi due lotti è stato illustrato ai cittadini, al Time di via Giusti, alla presenza del sindaco Riccardo Prestini e del vicesindaco Alberto Giusti e dei progettisti, Lorenzo Vallerini di ArchLand studio, Giulio Tona dello studio Hydea e Carlo Scoccianti di WWF.
L’architetto Vallerini ha approfondito l’inserimento del parco nel contesto cittadino e le scelte progettuali relative ai percorsi, ai rimboschimenti, agli arredi urbani e all’importanza che un polmone verde di queste dimensioni avrà su tutta l’area, non solo quella cittadina. Saranno 453 gli alberi esistenti da mantenere più 1297 alberi di nuovo impianto.
Tona, dottore forestale di Hydea, ha spiegato nel dettaglio le funzioni idrauliche dell’area naturalistica per la salvaguardia del territorio dalle alluvioni e le scelte tecniche e progettuali nella realizzazione del rinforzo dell’argine del torrente Chiosina e nell’organizzazione del reticolo idraulico del parco e nella creazione degli impianti di irrigazione.
Come ha spiegato Carlo Scoccianti di WWF, il parco si integrerà con le altre aree umide della Piana fiorentina per costituire un punto di sosta per gli uccelli migratori nella rotta tra Nord Europa e Africa; sono stati illustrati anche gli accorgimenti inseriti nel progetto per tutelare l’avifauna e la flora presenti.
L’area verde sarà accessibile grazie alla realizzazione di due nuove passerelle sul torrente Chiosina, in corrispondenza di via del Lago e di via dei Tigli; ci saranno poi tre accessi su via Giusti, due su via Luzi e tre su via delle Carpugnane. I percorsi pedonali che saranno realizzati, tutti illuminati e integrati alla pista ciclabile sul Chiosina, saranno oltre due chilometri. A servizio dei frequentatori ci saranno due chioschi polifunzionali con servizi igienici e un impianto di videosorveglianza in varie aree. Per la fruizione del Parco in sicurezza, è stato ricordato ieri sera, servirà una gestione integrata fra attori istituzionali e mondo associativo di Calenzano, perché quanto più il parco sarà vissuto e patrimonio della comunità, più semplice sarà garantirne la vivibilità e la cura.
“Il percorso progettuale – hanno detto il sindaco Prestini e il vicesindaco Giusti – partito da un processo partecipativo è stato lungo e impegnativo, anche per i tanti pareri degli enti sovracomunali coinvolti nell’iter autorizzativo. Siamo in fase di appalto, dunque la città nel giro di un anno vedrà finalmente reso fruibile questo polmone verde di 32 ettari che ricucirà il nostro territorio, diventando il nostro ‘Central park’. Sarà una grande area verde che contribuirà a mitigare le temperature urbane e le emissioni di CO2, oltre a dare un nuovo spazio lontano dal traffico e dal rumore per trascorrere il tempo libero e praticare sport all’aperto”.
Tra le domande della serata anche quelle sui tralicci Terna e il sindaco ha chiarito che è stato trovato punto di accordo tra Terna e Arpat per il progetto di interramento e sostituzione dei tralicci esistenti.
Le slide del progetto sono disponibili sul sito del Comune.
Comune di Calenzano