Riccardo Prestini è il candidato sindaco di Calenzano sostenuto da Partito Democratico, Partito Socialista e dalla lista civica Calenzano Futura. Nato a Prato il 7 giugno 1955, è assessore al bilancio e ai lavori pubblici nella giunta di Alessio Biagioli. Dal 2002 al 2014 è stato direttore generale del Comune. Nel corso di questo incarico ha ricoperto, dal 2006 al 4 settembre 2014, il ruolo di amministratore unico della società “Calenzano Comune srl”.
In un’affollata Casa del Popolo c’è anche l’attuale primo cittadino alla presentazione del suo possibile successore, presente a una cena di finanziamento della campagna elettorale il prossimo 15 febbraio al circolo di Settimello.
“Con emozione e soddisfazione sono qui ad accettare la candidatura. Grazie alle forze politiche che mi sostengono, chiedo un impegno da parte di tutti affinché si concluda tutto nella maniera migliore”, dice un’emozionato Riccardo Prestini.
Negli ultimi decenni Calenzano ha acquisito una propria identità. Ho avuto modo di avere una visione di insieme, non solo responsabilità settoriali, conosco punti di forza e criticità della città. La consiliatura di Alessio Biagioli ci lascia una città moderna e avanzata. E’ essenziale la stabilità che vedo come precondizione per adeguamenti di ogni tipo. Calenzano una città dinamica, accogliente, ordinata, con una crescita delle infrastrutture e dei servizi.
Si apre una fase nuova, dobbiamo creare le condizioni perché non venga rimesso in discussione tutto ciò che è stato ottenuto. Calenzano è riconosciuta anche dall’esterno e questo ci crea maggiore impegno nel compito di costruire il futuro. La situazione generale non è delle migliori, le forze populiste e sovraniste vogliono riportarci indietro, creano problemi economici, puntano su messaggi di paura e divisione per accentuare il processo di frammentazione. Tutto questo è deleterio per chi vuole mantenere un sistema di diritti civili, sociali, di uguaglianza, coesione, solidarietà e accoglienza.
L’obiettivo è unire le forze, filo conduttore, di una corretta politica a livello locale, attraverso la franca discussione e il confronto, per continuare il percorso intrapreso dalla nostra città. Per questo ritengo che spinte atte a introdurre divisioni e riportare indietro le lancette della storia di questo Paese siano errate.
In un quadro in cui Calenzano parte da un livello avanzato di realizzazioni, di vivacità, di dinamicità, è importante consolidare quelle che sono le realizzazioni della giunta Biagioli che ci lascia un pacchetto di idee importanti, in parte da avviare e in parte già sviluppate. Partiamo quindi in vantaggio, da una situazione senza problemi insormontabili, ma questo ci dà responsabilità maggiori: non possiamo adagiarci, dobbiamo portare avanti nuovi progetti, in continuità coi precedenti ma certo protesi sempre al miglioramento. I tavoli di discussione saranno costituiti nei prossimi giorni come lo sono stati negli scorsi, ma mi interessa affermare che cercheremo di costruire un altro pezzo della futura Calenzano, guardando soprattutto ai prossimi 10 anni. Far crescere i giovani, far acquisire loro consapevolezza, inserirli nel contesto dell’impegno per la città, insegnare loro i valori che hanno portato Calenzano ad essere la nostra Calenzano, in modo tale da essere all’altezza di problemi e aspettative che ad oggi mutano rapidamente.
Coinvolgeremo nel nostro impegno tutte le esperienze dell’associazionismo, del terzo settore, del volontariato, della società civile insomma. Nessuno deve restare indietro, tutti parteciperanno alla società. Mettere il patrimonio pubblico al servizio del cittadino mediante tutte le tecnologie: è il concetto di “smart city”.
Vogliamo riaffermare le caratteristiche della nostra città come aperta, costruttiva, attrattiva e dinamica; investire di più nel senso civico, nella cura e attenzione condivisa verso i beni della comunità; riattivare il tavolo di conversazione col mondo; procedere sulla strada dello sviluppo sostenibile (ambiente, mobilità, politiche, rigenerazione del tessuto urbanizzato); migliorare la visibilità e le condizioni delle aree con maggiori difficoltà.
Abbiamo bisogno delle idee e del contributo di tutti, di un confronto costante e rivolto a tutte le personalità che si richiamano al campo progressista e democratico. Abbiamo bisogno ovviamente di finanziamenti, di contributi a sostegno della nostra campagna, che non ha finanziatori che consentono di sostenere spese ingenti. La costruiremo insieme. Finisco con un appello: da oggi lavoriamo tutti insieme, non solo per determinare il nostro programma, ma per rimanere a contatto con tutte le realtà che devono conoscere la nostra proposta, il nostro programma, la nostra squadra. Abbiamo tutte le carte in regola per un buon governo della nostra città. Scrolliamoci di dosso il pessimismo, abbiamo più fiducia nelle nostre capacità. Dobbiamo avere l’ottimismo della volontà, nella consapevolezza che abbiamo intelligenze, capacità e forze convogliate in una proposta che ritengo la migliore per Calenzano“.
Insieme a Riccardo Prestini, ci sono Enrico Panzi, rappresentate della lista civica “Calenzano Futura“, Paolo Santini, segretario del Partito Democratico, e Alessandro Corti, segretario del Partito Socialista.
“Ci sono orgoglio e consapevolezza per aver trovato i compagni giusti che si ispirano ai valori di giustizia e libertà – aggiunge Paolo Santini -. C’è un forte senso di responsabilità verso cittadini e il territorio. Abbiamo la voglia di scommettere sui risultati futuri, non vogliamo disperdere la cultura dell’accoglienza, del confronto, della collaborazione. Il candidato interpreta i desideri e rappresenta i valori della coalizione, deve essere non solo il sindaco, ma anche il coordinatore di una squadra di giovani amministratori. Riccardo può, meglio di chiunque altro, accompagnare la fase di sviluppo del territorio, iniziata negli anni ’80. Può far recuperare felicità e semplicità nei rapporti, tracciando le linee guida per la Calenzano dei prossimi 20 anni, in sinergia coi cittadini, per uno sviluppo sostenibile che confermi la crescita e la ricchezza di questa zona. Compito importante del sindaco sarà la selezione e la formazione della classe dirigente. Riccardo è la persona migliore e il PD lo sostiene in tutto, e manterrà fluido il rapporto tra amministrazione e politica“.
“Con la fine del presente mandato si chiude un ciclo iniziato nel 1999 con Giuseppe Carovani, in cui Calenzano è cambiata in meglio, merito della competenza degli amministratori – dichiara Alessandro Corti -. E questa è la caratteristica che contraddistingue Riccardo Prestini, chiamato a essere l’apripista del prossimo ciclo, della prossima classe dirigente. Il 4 marzo 2018 gli elettori hanno indicato una voglia di cambiamento, ma dopo un anno abbiamo gli incubi di governo, invece che i sogni elettorali. È mancata competenza, adesso c’è bisogno di migliorarla e di lavorare a testa bassa“.
“La giunta Biagioli ha stabilito un valore nel rapporto coi cittadini. Calenzano non è un’isola nel nulla, ci sono tendenze a livello nazionale e bisogna rapportarcisi – conclude Enrico Panzi -. La qualità della vita qui è alta, in crescita. Lo spirito di Calenzano è una componente importante, nessuno è residente a Calenzano ma tutti sono un pezzo di Calenzano. Ogni azione collettiva è un’azione performativa: le scelte del Comune sono effetto di come ci si approccia alla cittadinanza, non solo degli interessi politici ed economici. Più persone si impegnano fuori dai partiti e allora un progetto deve tenere insieme tutto, dalla storia alle aspettative, passando per la collettività. E infatti, per funzionare, questo progetto dovrà coinvolgere moltissime realtà. Importante il sostantivo “ascolto”: capire come le persone chiedono le cose che vogliono siano fatte e come poi realizzarle. Non è un caso se siamo cresciuti nel periodo di crisi più grave dal 1929 a questa parte. Ci sono stati indicati i desideri della gente e mettendo insieme consapevolezza e competenza possiamo ritenere di aver fatto e di poter fare in futuro un bel lavoro.
Vale la pena affidarsi a Riccardo, persona generosa oltre che dotata di senso civico“.
STEFANO NICCOLI – FEDERICO TARGETTI