Calosi (Fiom Cgil): “Ripartire dalla sicurezza, prima le persone”. E lancia un appello

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La Fiom Cgil di Firenze chiede che il tempo che ci separa dalla cosiddetta “fase due”, quindi dalla riapertura delle attività metalmeccaniche, sia impiegato per garantire in ogni azienda condizioni di sicurezza a tutela dei lavoratori. Per questo chiama tutti i cittadini, Sindaci e istituzioni dell’area metropolitana, associazioni datoriali, forze politiche e società civile, a firmare un appello e attivarsi per una vigilanza sanitaria continua.

Per il Segretario Generale della Fiom Cgil territoriale, Daniele Calosi, si deve “ripartire dalla sicurezza. Prima le persone. Il virus sarà sconfitto da chi lavora e dal lavoro collettivo che insieme metteremo in campo. Data anche l’intenzione, annunciata dal Presidente Rossi, di avviare dal 27 aprile le prime riaperture di aziende che operano nell’ambito dell’export, metalmeccanica d’eccellenza e moda, per il loro valore in termini di Pil regionale, pensiamo che sia utile far presente quali sono, per Fiom Cgil, i provvedimenti essenziali a garantire la sicurezza”.

L’ “Appello pubblico – Per la salute e la sicurezza, Prima le persone”, (a cui è già possibile aderire su change.org) propone di costruire a livello provinciale un protocollo contenente linee guida da introdurre nei luoghi di lavoro metalmeccanici per salvaguardare la salute dei lavoratori, la salute pubblica e il reddito. Nello specifico richiede alcune azioni a carico dei datori di lavoro come la sanificazione degli ambienti, la divulgazione delle misure da applicare e la costituzione, ove non ancora presenti, dei Comitati per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione. Alla ripresa delle attività si richiede inoltre l’effettuazione di test sierologici e tamponi ai lavoratori metalmeccanici che impegnati nella manutenzione degli impianti nei presidi sanitari e ospedalieri, di aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e integrare il Piano di emergenza, prevedere pulizie periodiche dei luoghi e delle attrezzature di lavoro e di aree comuni come mense, servizi igienici, spogliatoi, sale mediche o magazzini.

Tra le misure già attivate prima del lockdown l’appello conferma la necessità di rendere disponibili di detergenti e gel igienizzanti, far rispettare la distanza di 2 metri, prevedere, nel rispetto della privacy, il controllo della temperatura corporea, fornire mascherine anche per il tragitto casa lavoro ed eventuali Dispositivi di Protezione Individuale per attività specifiche, continuare ad adottare il lavoro agile, prevedere accorgimenti per il distanziamento sociale nei reparti e negli spostamenti tra reparti (per esempio pause, turnazioni specifiche, ingresso e uscita dei lavoratori).

Alle istituzioni si chiede l’impegno a garantire la sanificazione e l’incremento dei mezzi pubblici, al fine di evitare affollamenti a bordo, di far valutare tali azioni con una consulenza medico scientifica e di vigilare sull’applicazione.

Nel frattempo per le attività già operanti, autorizzate dalla Prefettura, è necessario intensificare i controlli per verificare il rispetto delle norme sanitarie e se sono stati costituiti i comitati aziendali.

Fiom Cgil Firenze

 

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