La fondazione “Accademia dei Perseveranti” che gestisce il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio ha di recente rinnovato il suo consiglio di gestione con la nomina del nuovo consigliere Tommaso Cardini e della presidente Alessia Carovani.
“Sono orgogliosa di ricoprire questo ruolo – afferma la Carovani – che arriva dopo un percorso che mi ha visto ricoprire dal 2014 il ruolo di membro del consiglio di indirizzo ed in seguito quello di membro del consiglio di gestione. Quella del teatro è una mia grande passione che perseguo da sempre e che è stata anche oggetto dei miei studi universitari conclusi proprio con una tesi in storia del Teatro. Ho proseguito nel mio percorso di formazione frequentando corsi nel marketing e nel management culturale. Dal punto di vista professionale ho poi intrapreso un percorso che mi ha portato ad organizzare congressi e grandi eventi.
Quando, quattro anni fa, mi è stato proposto di entrare nel consiglio ho accettato molto volentieri perché mi permetteva di tornare alla mia passione per il teatro. Questi quattro anni mi hanno permesso di conoscere a fondo la realtà del Teatrodante Carlo Monni che considero un elemento fondamentale dell’identità campigiana e fulcro della sua vita culturale, capace di proporre spettacoli di rilievo nazionale, momenti di riflessione su temi civili di grande rilevanza oltre a momenti ludici di aggregazione con un’attenzione particolare alle famiglie ed ai più piccoli.
Ho visto da dentro crescere questa istituzione che è ormai diventata una ragione di orgoglio per la mia città e di questo eccellente lavoro va reso merito all’amministrazione nelle figure del sindaco Emiliano Fossi e dell’assessore Monica Roso che sono stati in grado di intraprendere questo coraggioso percorso di cambiamento; al direttore artistico Andrea Bruno Savelli, al direttore generale Giovanni Grossi; a tutto il consiglio di gestione e di indirizzo ed al mio predecessore Nicola Perini.
Il mio impegno si pone sulla scia di questo importante progetto. Sono molte le sfide appassionanti che ci aspettano: rendere il teatro sempre più un luogo di identità forte per tutta la comunità campigiana ma anche un esempio da esportare al di fuori del nostro Comune.
La partecipazione al bando e la successiva vittoria per la gestione del Teatro Jenco di Viareggio va proprio in questa direzione; fare rete e fare sistema tra diverse realtà teatrali è un fattore indispensabile per costruire una proposta culturale sempre più ricca e sostenibile. Ovviamente tali progetti di sviluppo sono accompagnati da un attento studio sia sul piano progettuale che su quello della sostenibilità economica. Insomma va tenuta insieme una visione ambiziosa con attenta analisi delle condizioni di fattibilità.
Sono convinta che i risultati del nostro lavoro siano dovuti principalmente alla capacità di collaborazione ed allo sforzo di inclusione finora perseguiti, perché un teatro non deve essere solo un simbolo o una medaglietta da esibire ma un luogo di cui tutti si possano sentire parte, un teatro pieno di gente, vivace, pieno di chiacchiere, di energia: e questo clima di entusiasmo dovrà diventare sempre più forte”.