“Quali sono le difficoltà oggi presenti presso l’ufficio urbanistica ed edilizia privata del Comune di Campi e come mai dal 4 febbraio scorso l’orario di apertura al pubblico è così fortemente ridotto?”
È questa una delle domande contenute nell’interrogazione che Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia, presenterà durante il consiglio comunale di martedì prossimo.
“Come noto – afferma Gandola – recentemente la Consulta dei tecnici, l’organismo costituito il 29 Ottobre 2013 che comprende circa sessanta professionisti (ingegneri, architetti, geometri e periti), che svolgono la loro attività professionale a Campi Bisenzio, ha diffuso una nota stampa nel quale si fa riferimento alle difficoltà presenti nell’Ufficio dell’Edilizia privata ed Urbanistica del Comune di Campi Bisenzio, le quali provocano tempi eccessivamente lunghi per l’evasione delle pratiche, a volte anche di alcuni anni per un semplice permesso a costruire, che a termine di legge dovrebbe essere rilasciato entro sessanta giorni. Quello che denunciano non è una novità, purtroppo, già in passato ero intervenuto in Consiglio comunale sul tema, ma la situazione si è ulteriormente aggravata.
Letta la nota dei tecnici, quindi, mi sono effettivamente recato presso l’ufficio edilizia potendo riscontrare le difficoltà presenti in seguito alla forte riduzione dell’orario di apertura dell’ufficio che, dal 4 febbraio scorso, è aperto per le informazioni tecniche appena quattro ore dalle 9 alle 13 solo il lunedì mattina.
La lista delle richieste dei professionisti campigiani è davvero lunga e da loro perviene l’invito, pienamente condivisibile, a prevedere una riduzione dei tempi di giacenza delle pratiche ed un miglioramento dell’accesso agli uffici e la fruizione dei relativi servizi.
Altra questione sollevata riguarda il rinnovo degli strumenti urbanistici su cui non vengono registrati passi in avanti significativi. Tante parole, alcuni incontri (l’ultimo il 5 marzo scorso) ma poi siamo allo stallo. Il Comune di Campi Bisenzio è al palo, ne è la dimostrazione che Lastra a Signa ha già adottato il nuovo piano strutturale e sta ora adottando il piano operativo; mentre Sesto e Calenzano hanno avviato una procedura congiunta che ha già portato all’adozione del piano strutturale. Da noi si è solamente avviata la procedura per la revisione del Piano Strutturale.
Infine, altra questione particolarmente rilevante é il mancato avvio di una fase di concertazione con la Regione Toscana in merito alla nuova legge regionale paesaggistica, la variante al Pit e la nuova legge n. 41/2018 sulla gestione del rischio idraulico. Lo stato dell’arte a seguito di questi provvedimenti è di fatto un azzeramento della possibilità di sviluppo del nostro territorio. Nello specifico si pongono una serie di problematiche per l’edificazione in una parte significativa del territorio la fascia Sud; le frazioni di S. Donnino, S. Piero a Ponti e Sant’Angelo a Lecore; la zona all’altezza del Supermercato Esselunga). Al riguardo – ha chiesto Gandola nell’interrogazione – quali sono gli intendimenti dell’amministrazione comunale e come mai ancora oggi, dopo molti mesi, l’amministrazione comunale non ha avviato alcun tavolo di concertazione con la Regione Toscana?
Siamo evidentemente preoccupati, questa amministrazione non ha migliorato le cose ed il cambio di passo negli uffici comunali non è avvenuto. Fornire servizi ai cittadini e ai professionisti è un dovere di ogni buon amministratore, speriamo se lo ricordino gli Assessori di questa rigida Giunta comunale, per noi già da bocciare su tutta la linea“.