Oggi ho richiamato l’amministrazione comunale per non aver rispettato i termini dei 20 giorni per la consegna del materiale sul rendiconto di bilancio a noi consiglieri comunali.
Questo ha comportato una modifica dell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale del 29/04. Il rendiconto slitterà quindi ad un consiglio che diventerà ordinario e che è stato convocato d’urgenza per l’8 maggio. Ricordo che questo rendiconto sarà comunque votato in ritardo e comporterà un richiamo da parte della Prefettura. Una gestione così disordinata della macchina amministrativa mi preoccupa.
Se non mi fossi accorta del non rispetto dei termini e se lo avessi, per scopi politici, dichiarato solo il giorno della votazione, rifiutando il mio voto e facendo verbalizzare la mia contrarietà solo durante il consiglio comunale, avrei messo ancora più in difficoltà questa amministrazione. Non l’ho fatto perché ho a cuore il bene del mio paese. Mi preoccupa sapere di essere amministrata da chi si scorda di rispettare le leggi.
Se non si riescono a consegnare nei termini previsti dalla legge i documenti necessari per permettere il normale svolgimento delle funzioni di controllo ad un consigliere comunale, come si può pensare di riuscire ad amministrare un comune che è da tempo in gravi difficoltà economiche? Inoltre è doveroso ricordare ancora una volta che un consiglio comunale con all’ordine del giorno solo il rendiconto del bilancio avrà un costo che come sempre pagheranno I cittadini calenzanesi e non chi ha sbagliato. Se si fosse rispettato il termine, il 29 aprile ci sarebbe stato un unico consiglio comunale ordinario, non ci sarebbero state spese aggiuntive e non si sarebbe ricevuto il richiamo della Prefettura.
Monica Castro Pivetta
