Nell’ambito di questo tema devo ricordare la vicenda che ha portato alla realizzazione dell’edificio che ospita la nuova sala consiliare del comune di Sesto Fiorentino, interessato dagli ultimi problemi tecnici, come il crollo del controsoffitto nell’aerea di accesso alla sala consiliare (in seguito alle ultime forti piogge), le evidenti manifestazioni di umidità presenti anche ai piani superiori e l’insufficienza degli impianti per il deflusso delle acque meteoriche e relativa impermeabilizzazione.
Nel corso della costruzione del nuovo edificio comunale, che parte dal contratto di Maggio 2010 fino all’inaugurazione di Dicembre 2013, l’ex sindaco Gianassi, avvalendosi della legislazione vigente in materia, confermò il completamento dei lavori, nonostante la prefettura di Napoli, in data 21-12-2012, avesse comunicato al comune di Sesto la conferma della interdittiva antimafia a carico della ditta De.Sa.Ma.
MA, l’azienda incaricata della costruzione del nuovo edificio, la De.Sa.Ma s.r.l. di Marigliano (NA), era stata già in precedenza oggetto di indagini :
nel 2002 gli fu tolto un appalto a Castelnuovo Garfagnana, per la costruzione di un pronto soccorso. In questo caso il TAR respinse un suo ricorso.
Nel 2009 gli fu revocato un altro appalto in provincia di Pisa, per la costruzione di un distretto sanitario. In questo caso vinse il ricorso al TAR, ma il lavoro finale è stato fortemente criticato.
Nel 2010, in provincia di Savona è stato deciso di bloccare due cantieri, in cui l’impresa in questione stava costruendo delle case popolari.
Al M5S, per esempio, sarebbe bastato quanto detto prima per allontanare questa impresa dall’elenco di quelle partecipanti alla gara, senza aspettare il giudizio delle prefetture.
Devo ricordare che, sempre la De.Sa.Ma, nel Febbraio del 2009, si è aggiudicato un appalto per la costruzione di 18 alloggi (PL13 di via Lazzerini a Sesto Fiorentino).
Faccio notare la notevole differenza tra i ribassi con cui la ditta si è aggiudicato i due appalti : Per i 18 alloggi popolari il 4,97% e per l’edificio comunale ben il 41,9%
Il risultato finale è un edificio afflitto dai problemi che ho elencato prima, (non accenno alla qualità architettonica, altrimenti il giudizio sarebbe più pesante).
Vista la grande avanzata delle imprese in odore di mafia in Toscana (soprattutto nel settore dei rifiuti), noi del M5S ci auspichiamo che in futuro venga posta più attenzione nell’affidamento degli appalti, senza farsi scudo solamente della legislazione in corso, ma prestando attenzione anche all’eventuale “puzza di bruciato”.
Pietro Cavallo, consigliere comunale Movimento 5 Stelle a Sesto Fiorentino