Pochi giorni vi abbiamo riportato la notizia relativa al rifiuto di Lorenzo Falchi, Emiliano Fossi e Alessio Biagioli (sindaci, rispettivamente, di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano) di ospitare nella piana fiorentina il centro immigrati, schierandosi così a fianco del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (LEGGI QUI).
Il governare è tornato a parlare di questo argomento. Queste le sue parole riportate dall’agenzia di stampa Italpress:
“Personalmente resto convinto che i Cie, oggi denominati Cpr, sono strumenti inefficaci e generano tensioni nella società. La mia posizione, ci tengo a sottolinearlo, è la stessa che la Regione ha tenuto sin dai tempi della presidenza di Claudio Martini. Oggi non possiamo riproporre ciò che non ha
mai funzionato. Si legga al proposito il rapporto del Senato della Repubblica del febbraio 2016 e l’ultimo aggiornamento del gennaio 2017, per rendersi conto delle criticità di questi Centri. La promiscuità delle persone presenti all’interno dei Cie/Cpr provoca, dice il rapporto, situazioni di tensione altissima. Questi centri, assieme agli ex detenuti, possono ospitare migranti irregolari, persone a cui non è stato rinnovato il permesso di soggiorno per più di 12 mesi, stranieri che hanno perso il posto di lavoro. Sino ad ora dal Ministero dell’interno non è giunta alla Regione alcuna richiesta. In qualità di presidente, come previsto dall’articolo 19, comma 3, del Decreto-Legge 17 febbraio 2017, n. 13 (convertito in Legge 13 aprile 2017, n. 46), darò il mio parere solo quando arriverà la proposta del Ministro e se il sindaco del Comune interessato si sarà dichiarato disponibile ad accogliere l’istituzione di un nuovo Cie/Cpr sul proprio territorio“.