Chiusura locale in via Lama, Lega: “Comune di Sesto ha fatto finta di non vedere”

0
89
Simbolo Lega

Il Capogruppo Lega a Sesto Fiorentino Daniele Brunori, il Consigliere di Quartiere 1 di Firenze Salvatore Sibilla e il segretario provinciale della Lega Federico Bussolin hanno raccolto e trasmesso alle forze dell’ordine una serie di segnalazioni precise, frutto delle tante testimonianze ricevute per quanto riguarda il locale in via Lama a Sesto Fiorentino. “Un lavoro costante – si legge in un comunicato stampa – che ha permesso di far emergere la reale gravità del problema”.

La nota continua:

Da troppo tempo il locale di via Lama era diventato un punto critico per la sicurezza: risse, persone ferite, episodi di spaccio, molestie e altre situazioni non certo compatibili con un’attività di intrattenimento. Una realtà ben conosciuta da chi vive o lavora nella zona.

Un ringraziamento sincero va ai Carabinieri e alla Polizia di Stato che in questo periodo sono intervenuti più volte e hanno seguito con attenzione l’evolversi della situazione, dimostrando grande professionalità.

Proprio in questi giorni il locale ha comunicato la chiusura temporanea e un cambio di gestione. Una decisione che va nella direzione giusta e che arriva dopo un periodo in cui la vicenda è stata affrontata con serietà solo grazie al lavoro delle forze dell’ordine e alle pressioni esercitate dalla Lega.

A rendere ancora più evidente la criticità sul territorio sestese è la notizia – di queste ore – della chiusura temporanea di un altro locale all’Osmannoro, anch’esso teatro degli stessi problemi: disordini, risse, spaccio e comportamenti molesti che da mesi vengono segnalati da cittadini e lavoratori.

A lasciare perplessi, però, è l’atteggiamento del Comune, che per lungo tempo ha ignorato ciò che stava accadendo, senza mettere in campo alcuna forma di monitoraggio o iniziativa concreta. Un atteggiamento passivo che ci preoccupa molto. Per noi la sicurezza non è uno slogan, è un impegno quotidiano. Continueremo a vigilare perché Sesto Fiorentino non debba più trovarsi a convivere con situazioni di degrado che potevano – e dovevano – essere affrontate molto prima”.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO