Ciclovia Firenze-Prato tra promesse, silenzi e tante erbacce: il nostro reportage

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Ciclovia

Molti lettori di TuttoSesto ci chiedono, da tempo, informazioni sulla situazione della ciclovia Firenze-Prato che attraversa per un lungo tratto il territorio del Comune di Sesto Fiorentino. Le preoccupazioni riguardano diversi aspetti dell’opera: dal completamento dei lavori agli arredi, dalla sicurezza alla manutenzione.

Abbiamo pensato di girare le domande che ci sono state poste ai politici e ai tecnici della Città Metropolitana responsabili del progetto. Nonostante i solleciti, non abbiamo avuto ricevuto (al momento) riscontri.

In attesa degli sperati chiarimenti proviamo a descrivere quello che vediamo e a dar voce alle preoccupazioni dei nostri lettori.

La variante urbanistica per la realizzazione della ciclovia fu adottata su proposta dell’allora assessore all’ambiente, Cecilia Del Re, nel novembre 2020 che nell’occasione si espresse in questi termini: “Una pista con una larghezza adeguata a velocità sostenute fino a 25 km orari, che garantisce la possibilità di sorpasso e un tracciato lineare interrotto dal minor numero di interferenze possibile. Sarà inoltre realizzata una riqualificazione verde del contesto attraversato dalla pista”.

Iniziamo proprio da queste affermazioni per fare un’analisi della situazione.

Le prime tre foto illustrano la situazione della ciclabile in via delle Due Case a Firenze dove i fatti, tra strettoie, imbuti, interruzioni e mancanza di qualsiasi tipo di illuminazione, rendono poco credibili le precedenti parole.

Superciclabile Firenze-Prato
Superciclabile Firenze-Prato – TuttoSesto ottobre 2024
Superciclabile Firenze-Prato - TuttoSesto ottobre 2024
Superciclabile Firenze-Prato (Il tratto ciclabile è a destra delle striscia continua bianca a destra della carreggiata) – TuttoSesto ottobre 2024
Super ciclabile Firenze-Prato
Super ciclabile Firenze-Prato – TuttoSesto ottobre 2024

Meglio si presenta (forse sarebbe meglio dire si presentava) la situazione a ovest di via dei Frilli a Sesto Fiorentino dove nel luglio 2023 si recò l’allora sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella per un sopralluogo e per fare il punto sui lotti appaltati.

Nel già citato articolo del 2020 si sosteneva che il progetto prevedesse, tra le altre cose, la riqualificazione e l’ombreggiatura del contesto attraversato dalla pista.

L’affermazione ci porta direttamente all’attualità. Nella zona del Polo scientifico di Sesto Fiorentino, a fronte di un progetto che prevede piantumazioni di alberi e siepi (foto 1), la situazione è quella illustrata dalle foto 2 e 3 che dimostrano come, non solo non sia stato piantato alcunché, ma anche come non sia mai stato effettuato uno sfalcio. Cosa peraltro confermata dai frequentatori del luogo. Questo rende la zona, soprattutto durante la stagione estiva, particolarmente esposta agli incendi come quello che si verificò nel luglio dell’anno scorso.

Progetto ciclovia
Foto 1
Foto 2 SuperCiclabile Firenze-prato (TuttoSesto giugno 2025)

 

Superciclabile Firenze-Prato
Foto 3 Superciclabile Firenze-Prato – TuttoSesto ottobre 2024

Intanto, però, l’erba cresce e invade anche gli orti vicini. I più volenterosi, tra i dirimpettai, si arrangiano con una ripulitura sommaria, ma senza i mezzi diventa tutto più difficile e faticoso. Soprattutto ingiusto.

Ciclovia
Super ciclabile zona Volpaia (TuttoSesto giugno 2025)
Ciclovia
Super ciclabile zona Volpaia (TuttoSesto giugno 2025)
Ciclovia
Super ciclabile zona Volpaia (TuttoSesto giugno 2025)

Un’ulteriore foto tratta dal progetto introduce un’altra questione: quella della convivenza di pedoni e ciclisti sulla pista.

L’immagine del progetto, oltre a mostrare una segnaletica precisa, pone i diversi fruitori su aree diverse e ben delimitate. La realtà, però, è assai diversa perché i percorsi separati sono al momento realizzati solo in località Volpaia e si presentano così:

Ciclovia zona Volpaia
Super ciclabile in zona Volpaia ( TuttoSesto giugno 2025)
Ciclovia
Super ciclabile in zona Volpaia (TuttoSesto giugno 2025)

Dfficile immaginare un loro utliizzo.

Negli altri tratti la convivenza è un dato di fatto e la situazione è resa complicata dall’assidua presenza sul tracciato di cani, a volte liberi, altre legati a guinzagli in estensione. Pensare a un ciclista che si muove a 25 km/h in quelle condizioni dovrebbe sollevare più di una preoccupazione sulla sicurezza. Ultimo episodio registrato proprio nella mattinata di martedì primo luglio intorno alle ore 8.

La presenza di cani sulla pista significa, spesso, anche deiezioni canine lungo il percorso.

In effetti la presenza di pedoni sulla ciclovia non sarebbe prevista. La segnaletica, in tal senso, è chiara, ma i risultati sono quello che sono.

Il progetto della ciclabile prevederebbe, inoltre, arredi come quelli visibili in foto, ma di cui non esiste traccia.

Arredi ciclabile

Così come non esiste traccia delle aree di sosta come quella, anch’essa inesistente, prevista in prossimità di via della Lastruccia.

Super ciclabile area di sosta

Se caso mai riuscissimo a metterci in contatto con i responsabili del progetto, potremmo porre loro qualche domanda sui tempi di completamento dell’opera che, ricordiamo, dovrà superare l’autostrada A1, sull’illuminazione, sulle competenze (saranno della Città Metropolitana o saranno demandate ai Comuni?), sulla manutenzione e tutto quanto i cittadini ci hanno richiesto o vorranno chiederci.

Se Atene piange, Sparta non ride

Sì perché non è solo la città Metropolitana a segnare il passo. Basta guardarsi intorno.
Dopo i lavori di sistemazione del torrente Zambra e del canale di cinta orientale, i rifiuti raccolti sono stati sistemati sull’argine. Sono passati due mesi e sono ancora lì. Tra poco spariranno nell’erba.

TuttoSesto – Rifiuti non rimossi sull’argine del canale di cinta orientale

E che dire del ponte ciclo pedonale di via dei Giunchi? Quello che è attraversato ogni giorno da molti studenti del liceo Agnoletti? Subito dopo l’alluvione del marzo scorso era ridotto così. E così è rimasto.

Ponticino ciclopedonale di via dei Giunchi (TuttoSesto giugno 2025)
Ponticino ciclopedonale di via dei Giunchi (TuttoSesto giugno 2025)

Vogliamo parlare invece della Madonna del Piano ingabbiata? Quest’anno nessuna apertura. Neanche nel mese mariano. L’ultimo restauro risale al 2002. E’ di nuovo pericolante? Chi e quando s’intende intervenire?

TuttoSesto

Non se la cava meglio via Mario Lazzerini dove l’asfalto risale forse al millennio scorso e dove non c’è il minimo accenno a stalli per il parcheggio e dove i marciapiedi sono a dir poco improbabili. Sulla stessa strada dispiace, e non poco, vedere l’ingresso dell’antica villa Val di Rose ostruito da erbaccia mentre i tralicci che interrompono i pochi metri di marciapiede conservano da anni un aspetto poco rassicurante.

TuttoSesto
Villa Val di Rose (TuttoSesto giugno 2025)
Via Lazzerini Traliccio Enel e marciapiedi improbabili (TuttoSesto giugno 2025)

TuttoSesto si era occupato di queste cose già nel 2014 e nel 2017. 
Dispiace constatare che a distanza di così tanto tempo, a parte la piscina, le cose non siano cambiate quasi per niente.

STEFANO NICCOLI

 

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