Co.Edil e Opera Prima, aziende del territorio impegnate rispettivamente nel settore dell’edilizia civile e industriale e nel design e progettazione di arredamento e spazio d’interni, adottano 100 studenti dell’Istituto d’Arte di Firenze per attrarre giovani talenti.
Grazie al progetto OSM TALENT, è stato possibile aiutare cinque classi dell’Istituto
e le loro famiglie a conoscere le attitudini e le predisposizioni di ciascun studente.
Sono stati organizzati quattro momenti formativi, tra cui un incontro tra i ragazzi e gli imprenditori delle aziende, per avviare un confronto tra generazione Z e mondo del lavoro.
Il Liceo Artistico Statale di Porta Romana a Sesto Fiorentino è un Istituto pubblico d’arte di Firenze, nato nel 1869 quale scuola d’intaglio, trasformata nel 1880 in scuola professionale per le arti decorative ed industriali e nel 1919 in Istituto artistico industriale. Co.Edil e Opera Prima, aziende del territorio impegnate nel settore dell’edilizia e del design, hanno scelto di investire sui giovani adottando ciascuna cinquanta studenti, divisi tra una terza, due quarte e due quinte dell’indirizzo design-arredamento.
Le aziende, guidate da imprenditrici lungimiranti, rispondono al desiderio di dare il via a un progetto di responsabilità sociale d’impresa sul territorio per aiutare giovani talenti a scoprire il proprio potenziale e a prendersi cura del loro futuro.
Da queste premesse è stata sviluppata la collaborazione con OSM EDU, realtà dedicata all’orientamento formativo dei giovani adolescenti. Nata da Osm International Group, è impegnata in progetti di formazione manageriale per piccole medie imprese, che vengono rivisitati e adottati in contesti diversi con adolescenti e giovani. Questo si traduce nell’applicazione dello strumento OSM Talent, un questionario di 50 domande che permette ai ragazzi di avere una visione più chiara del proprio futuro: consente di individuare le loro attitudini e comprendere quali talenti hanno spazio di miglioramento, al fine di affiancare gli studenti in un percorso di consapevolezza e valorizzazione del loro potenziale.
“Fare impresa oggi significa connettersi col proprio territorio, saper stringere relazioni di valore ed essere capaci di attrarre talenti – spiega Corrado Troiano, founder di OSM EDU – Il rapporto con gli studenti delle superiori è fondamentale per definire il futuro delle aziende, poiché questa è la popolazione che determinerà il prossimo mercato del lavoro. Individuare le loro esigenze, instaurare un dialogo costruttivo e supportarli in una formazione scolastica che offra non solo conoscenze, ma che li aiuti anche a trovare la propria strada personale e professionale, è un processo strategico per attrarli un domani nelle imprese e sviluppare, a lungo termine, il proprio business” .
La prima fase del progetto è avvenuta a metà febbraio, quando nell’incontro con i genitori sono state presentate le finalità e le fasi di lavoro. In seguito gli studenti delle classi dell’Istituto coinvolte hanno compilato il questionario e a loro sono state fornite le giuste nozioni per leggere le specifiche emerse dal proprio profilo attitudinale.
A seguire, è stato organizzato un evento a scuola per permettere agli studenti di incontrare le imprenditrici al fine di conoscere meglio il settore delle rispettive aziende e porre domande specifiche per creare un confronto sulle rispettive aspettative. La presenza della giovane collaboratrice di Opera Prima, Martina Lucchesi, ha suscitato molto interesse nei ragazzi, che al termine dell’incontro le si sono avvicinati ponenedole molte domande sulla sua carriera lavorativa.
Il progetto è terminato con l’incontro con i genitori. Il momento finale è stata l’occasione per fornire le basi per la creazione di una solida alleanza educativa con i figli attraverso uno strumento terzo e oggettivo che metta in risalto aspetti il più delle volte latenti.
I risultati emersi dall’ “OSM Talent”, il questionario sulle life skills
I dati forniti riguardano 98 studenti, dai 16 ai 19 anni. A ciascuno di loro è stato chiesto di scrivere su un biglietto una frase che riassumesse il significato di questa esperienza. “È stato molto utile per capire noi stessi e migliorare alcuni lati del nostro carattere”; “Mi ha aiutata a conoscermi meglio”; “Ora so come posso diventare la persona che voglio essere”; “Un’occasione di crescita personale”; “Mi ha aperto gli occhi, mi ha sorpresa sull’efficacia e sull’accuratezza”; “Mi ha spronato a migliorare”. Tra i concetti emersi: comprensione di sé, crescita personale, maggiore consapevolezza delle proprie capacità, curiosità, motivazione e giusto approccio per il proprio futuro professionale. In generale l’esperienza è stata significativa per avere più chiarezza su se stessi, sui propri obiettivi e sulla volontà di raggiungerli.
“Il questionario OSM Talent crea uno spazio di ascolto con se stessi ed è il fondamentale punto di partenza per giungere alla consapevolezza di sè. Al termine della compilazione, ogni studente ha ricevuto un documento, un istogramma, con evidenziati i propri talenti, le proprie life skills, le competenze già potenziate e le competenze in via di sviluppo” spiega Luisa Gariboldi, consulente OSM Edu che ha seguito il progetto.
Dall’incontro con i ragazzi, è emersa la necessità di imparare a gestire le proprie emozioni che in molte situazioni tendono a “essere soffocate e a messe in un cassetto” aggiunge Gariboldi. “L’evento è stata l’occasione per parlare anche di intelligenza emotiva. La conoscenza di sé sviluppa l’autostima e stimola l’auto miglioramento, consentendo di lavorare anche su altre life skills, quali per esempio l’autodisciplina, la responsabilità, la curiosità e l’empatia” continua.
“Molti ragazzi si sono dimostrati più propensi all’ascolto che all’espansività; alcuni di loro hanno già espresso un sogno per il proprio futuro e un’idea, ancora non precisa, sulla modalità in cui realizzarla. Grazie allo strumento OSM Talent, hanno compreso che è necessario che una buona visione imprenditoriale sia sorretta da disciplina, organizzazione e responsabilità. Questi ultimi sono tratti che è necessario sviluppare e sui quali abbiamo lavorato” termina Luisa Gariboldi.
Il dialogo con la famiglia: stimolare i ragazzi a compiere scelte in autonomia
La condivisione delle attitudini dei ragazzi con le famiglie ha un ruolo importante. Diventa fondamentale che i figli siano allenati e stimolati a compiere scelte in autonomia e che i genitori non decidano per loro e non riversino sui figli le loro aspettative, tracciando strade lontane dalle passioni e predisposizioni emerse.
In generale alto è stato l’entusiasmo delle famiglie per quest’esperienza e, in particolare, per i contenuti innovativi del progetto, per gli stimoli dati a loro e ai figli e per nuovi e inaspettati punti di vista proposti. In tanti hanno ritenuto utile l ‘iniziativa per la crescita dei giovani, personale e professionale. Soddisfatta anche la tutor dell’Istituto, la professoressa Camilla Curzio, che ha sottolineato l’interesse delle classi e l’impegno nel partecipare a questa proposta educativa.
Tra le problematiche più condivise dai genitori, invece, la difficoltà a parlare con i figli che generalmente si confidano poco; gli ostacoli nel motivarli allo studio, ad approfondire i loro interessi culturali e a investire nelle loro competenze. In questo, è stato importante il supporto di OSM EDU, al quale i genitori hanno chiesto consiglio per approcciarsi correttamente ai ragazzi, consapevoli di quanto l’adolescenza sia una fase delicata. Le famiglie sono apparse presenti, desiderose di aiutare i figli e di mettersi in discussione, oltre che preoccupate per il loro futuro professionale. Grazie a quest’ incontro formativo, hanno avuto la possibilità di cogliere nuovi orizzonti e opportunità.
Le parole degli imprenditori
“Queste iniziative sono fondamentali per la formazione dei ragazzi, che pur ricevendo dalla scuola le basi della loro crescita formativa nella preparazione relativa alle materie artistiche e tecniche, si sono dimostrati sensibili a sollecitazioni nuove, derivanti dalla possibilità di prendere maggiore consapevolezza di sé. Abbiamo percepito molta partecipazione e aspettative di varia natura, oltre a qualche timore derivante probabilmente dalla narrativa familiare. Per noi imprenditrici, è stata un’esperienza molto stimolante; abbiamo capito quanto sia importante impegnarsi con le nostre realtà anche a livello sociale, non pensare esclusivamente al profitto e avere così la possibilità di ampliare la visione delle nostre mete” hanno affermato all’unisono Daria Orlandi titolare di Co.Edil e Claudia Daneri di Opera Prima. Altrettanto felici le parole della scuola. “Un progetto che ha suscitato grande interesse ed entusiasmo nei nostri studenti. Di grande utilità. Ci auguriamo si possa ripetere in futuro” ha affermato la Dirigente scolastica, Dott.ssa Laura Lozzi. “Un’occasione preziosa per i ragazzi per riflettere sul proprio percorso personale e migliorarsi” ha concluso la tutor progetto, prof.ssa Camilla Curzio.