Un anno con temperature estreme, ma caratterizzato anche da compensazioni brusche fra un’estate prolungata e siccitosa e un recupero delle piogge concentrato a settembre. Il 2022 climatico della Toscana presenta questo bilancio: una anomalia positiva della temperatura pari a 1,3 gradi rispetto al periodo di riferimento 1991-2020 e un deficit di precipitazioni del 13% a fronte, però, di due trimestri di grande siccità (gennaio-marzo e maggio-luglio).
I dati sono stati presentati oggi dal consorzio Lamma a Sesto Fiorentino e mettono in evidenza, fra le altre cose, le eccezionali ondate di calore che hanno stracciato ben 12 record storici di caldo fra metà maggio e metà luglio, ma anche l’anomala temperatura media di dicembre che ha visto la colonnina di mercurio superare di 2,7 gradi centigradi la media del periodo.
Riflettendo sulla statistiche annuali, l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni, ne trae uno spunto ulteriore a puntare il faro sui cambiamenti climatici: “Questi dati ci mostrano che il tema della transizione ecologica è quanto mai urgente ed attuale, anche se sembra sparito dal nostro dibattito pubblico –dichiara Monni- gli eventi meteo estremi, che anche quest’anno hanno causato non solo danni, ma anche vittime, sono l’aspetto più evidente di una situazione nel complesso drammatica. Basta allargare lo sguardo per vedere che tutto è collegato. Anche i migranti che abbiamo accolto a Livorno stanno scappando dagli effetti del cambiamento climatico”. La Toscana, aggiunge, “rigetta un modello di sviluppo che scarica sugli ultimi l’atteggiamento predatorio dei primi e vuol affrontare questo tema con una doppia azione da portare avanti in contemporanea: da una parte rendendo i nostri territori più resilienti e dall’altra contrastando le emissioni dei gas climalteranti”.
(Red/ Dire)
