“Illustre Consigli degli Ordini dei Medici, questo Comitato sottopone urgentemente alla vostra attenzione il comunicato stampa del neo Sindaco antinceneritorista del Comune di Sesto F.no, Lorenzo Falchi che pubblicizza la determinazione di rinvio udienza del Tribunale Amministrativo Regionale probabilmente a causa pregiudizi sulla composizione del collegio giudicante: “Si è conclusa ieri mattina, con un rinvio, la prima udienza per i ricorsi presentati al TAR della Toscana da associazioni e comitati contro la realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini, nei quali si era costituito in giudizio anche il Comune di Sesto Fiorentino. La decisione del rinvio, di natura meramente tecnica, è legata alla composizione del collegio giudicante.
“Il tribunale si è impegnato a convocare una nuova udienza entro l’anno – spiega il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – ma il nostro auspicio è che si arrivi al più presto ad una sentenza che chiarisca la legittimità di quest’opera dal punto di vista amministrativo. Questo rinvio permetterà al nostro Comune di produrre memorie e nuova documentazione in vista della seconda udienza e in questo senso lavoreremo fin dai prossimi giorni”. “Data la grande incertezza, ci aspettiamo che, in via cautelativa, non vi sia nessun avanzamento dei lavori oltre i carotaggi già in corso. In caso contrario – conclude il sindaco – siamo pronti a chiedere all’autorità giudiziaria un provvedimento sospensivo fino alla sentenza, a tutela del nostro territorio che rischia di essere danneggiato irreparabilmente da un’opera che riteniamo illegittima sul piano amministrativo e sbagliata dal punto di vista politico”.
Orbene, la determinazione del Tribunale Amministrativo è di pregio e grande portata caratteristica, perché sancisce – qual ora ve ne fosse ancora bisogno – la sussistenza diffusa di conflitti di interesse che sono riconoscibili nelle diverse sedi istituzionali e dai diversi attori decisionali e tutto questo riferito non a soggetti portatori di interessi eminentemente politici, ma soprattutto a soggetti con funzioni dirigenziali, tecniche e amministrative dislocate nei gangli funzionali di vari enti della Pubblica Amministrazione, aventi competenze mediche esclusive. Tale presa di posizione del TAR Toscano si riallaccia al potenziale conflitto di interesse in seno ad ASL ed ARPAT ovvero dei Medici iscritti a Codesti Ordini e quindi sotto il codice etico dell’indipendenza e della terzietà anche prevista dal codice deontologico degli Ordini dei Medici e si chiede, per questo: 1) come hanno fatto i Medici Asl-centro e Arpat a concedere il parere favorevole (nel Settembre 2015) alla AIA dell’inceneritore di Montale, ancorché questa azione sia in palese contrasto con le prescrizioni della Sentenza del Consiglio di Stato 163/2015, oltre alla circostanza che manca dei dati aggiornati obbligatori?
2) A oggi, l’argomento sembra caduto nell’oblio e nessuno ne sa più nulla. Perché?
3) Tali professionisti hanno ottemperato alle determinazioni in base alle normative vigenti oppure, in assenza come sembra, di dati aggiornati certi e validi, hanno omesso di fare i dovuti rilievi come il Codice prevedrebbe, concedendo l’AIA all’ Impianto di Montale che – allo stato dell’Arte – non avrebbe dovuto avere?
4) La sentenza del Consiglio di Stato 163/2015 è valida? Va ottemperata oppure è uno specchietto per le allodole, dove ogni professionista medico può discrezionalmente agire a suo piacimento? Confidiamo in un riscontro alla nostra richiesta e salutiamo distintamente”.
Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale