Nei prossimi giorni, verrà riaperto il Parco del Neto dopo i lavori di manutenzione.
Siamo felici che siano stati spesi soldi pubblici per migliorare l’ambiente che ci circonda ma restiamo molto perplessi, anzi ancora contrariati, dopo la risposta del Sindaco di Calenzano, circa le modalità e i tempi in cui sono stati fatti i lavori ovvero durante il periodo di nidificazione.
Non certo ci consola sapere che i lavori sono stati supervisionati da un esperto forestale, poiché un esperto dovrebbe sapere che tra marzo e agosto è interdetta qualsiasi azione di disturbo nelle aree naturali per non compromettere la riproduzione di uccelli, anfibi e fauna ittica.
La LIPU stessa ci ha confermato che queste verifiche richiedono ben altri strumenti, monitoraggi e tempi. Sono le leggi regionali, nazionali ed europee che lo impongono.
Il nostro Comitato si è mosso subito appena lo ha saputo: abbiamo scritto al Sindaco alla vigilia dei lavori, chiedendo un differimento a settembre per tutelare i nidiacei.
Sia nella risposta del Sindaco di Calenzano che leggendo dalla stampa, si parla di interventi quasi privi di impatto sull’ambiente, dal carattere ‘chirurgico’.
Ma la realtà è ben diversa: camion, ruspe e motoseghe hanno invece preso possesso del parco, nonostante i nostri richiami al rispetto della legge e alla possibilità di rimandare gli interventi di pochi mesi.
Questi lavori erano davvero urgenti? C’era un rischio esondazione dei laghetti?
Da decenni assistiamo a una gestione del territorio scellerata: cementificazione selvaggia, suolo depauperato, disastri idrogeologici. Tantissimi corsi d’acqua tombati!
Che i Sindaci della Piana pensino a queste vere urgenze, non a interventi discutibili che violano la legge! Il rispetto delle regole ambientali non è facoltativo.
Non si può scambiare un’azione illegittima per buona amministrazione solo perché i lavori erano necessari. Le leggi servono a prevenire, non a contare i danni dopo.
Abbiamo chiesto un differimento. Abbiamo chiesto trasparenza. Abbiamo ricevuto una risposta a lavori ultimati.
La legge va rispettata sempre. Da tutti. Comprese le istituzioni.
Continuiamo a vigilare. Perché la tutela del territorio riguarda tutti. Nessuno escluso.
Claudio Pizzuto
Presidente del Comitato per la tutela degli alberi di Sesto Fiorentino