Comune di Sesto (e non solo) patrocina lo spettacolo del Cirs

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E’ ai nastri di partenza l’annuale spettacolo promosso dal CIRS (Comitato italiano per il reinserimento sociale) che anche quest’anno si terrà a Scandicci presso il Teatro Studio “Mila Pieralli”.

Mercoledì 8 maggio alle ore 18.15, infatti, andrà in scena lo spettacolo “Il principe e la volpe”, una personalissima interpretazione del famoso racconto di De Saint-Exupéry, “Il piccolo principe” che racconta l’incontro fra il piccolo principe e la volpe.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dei Comuni di Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino e Lastra a Signa e vedrà la presenza del coro The Pilgrims Gospel Choir  e delle attrici Caterina Fusi e Valentina Testoni per le letture presenti nello spettacolo.

Protagonisti assoluti saranno i ragazzi del Cirs,  l’Associazione fiorentina che da sempre presta il proprio servizio socio-assistenziale a favore di persone con disagio sociale e disabilità psico-fisica e che a Firenze, in Via delle Masse, 41,  gestisce il centro diurno che accoglie quotidianamente numerosi ospiti.

L’invito da parte del Cirs è corale: “la comunità di Scandicci e degli altri comuni della Piana fiorentina,  partecipi al nostro spettacolo e venga a conoscere i nostri ragazzi con il loro talento che nasce dal cuore”.

“ll percorso pedagogico teatrale che il CIRS propone per i propri utenti da ormai quattro anni – dichiara Ornella Benedetti, educatrice dell’associazione – comprende molteplici aspetti ed è un percorso personalizzato dove ogni partecipante mette a disposizione le proprie potenzialità al servizio di un lavoro comune. Durante il percorso di quest’ultimo anno i ragazzi hanno manifestato la necessità di comunicare, o meglio, di mettere a fuoco il significato di disabilità rispetto ad una società indifferente”.

Da ciò è nata la necessità di porre una attenzione particolare all’incontro fra il piccolo principe e la volpe da cui deriva il celebre concetto che “l’essenziale é invisibile agli occhi”.

La rappresentazione teatrale di questo pensiero, attraverso la fondamentale rilevanza del gesto teatrale ed i suoi vitali significati, prende vita in tempo reale con l’utilizzo di una tela gigante e vernice colorata; via via che il racconto procede e si sviluppa, si scoprirà qualcosa che all’ inizio era all’apparenza invisibile diventando quindi una  traccia reale e tangibile di quel gesto: il dipinto come unico testimone. Lo spettacolo sarà un urlo di vita. Un urlo di presenza, un urlo di gioia.

Insomma, un appuntamento davvero irrinunciabile, che vedrà la regia di Matias Endrek.

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