Si è concluso martedì il ventisettesimo volo speciale nei campi dei rifugiati della Repubblica Saharawi, promosso dal Coordinamento toscano di sostegno alla RASD e dall’associazione Ban Slout Larbi. Al viaggio ha preso parte una delegazione di venti componenti, tra cui il sindaco di Montespertoli Giulio Mangani, l’assessore del Comune di Sesto Fiorentino Massimiliano Kalmeta e le sei studentesse del liceo Agnoletti vincitrici del concorso “Sahara Occidentale, la libertà negata”.
Nella settimana trascorsa a Tichla, ospiti di alcune famiglie, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di incontrare il primo ministro della RASD, Mohamed Wali Akeik, i sindaci di Tichla e Mahbes, città gemellate, rispettivamente con Montespertoli e Sesto Fiorentino, e di vivere a contatto con il popolo saharawi, da quarant’anni strappato dalla propria terra. Un “fuori programma” di grande significato è stato l’incontro con Zwelivelile Mandela, nipote di Nelson Mandela, nei campi rifugiati saharawi per una visita nell’ambito del centenario della nascita di Madiba.
“Questa visita si conclude con grande soddisfazione, sia per la presenza di rappresentanti delle istituzioni sia per il coinvolgimento attivo del Liceo Agnoletti che conferma come l’impegno della Toscana per il popolo saharawi vada oltre i singoli territori e le appartenenze generazionali – affermano Sandro Volpe, presidente dell’associazione Ban Slout Larbi, e Fiorella Bendoni, accompagnatrice della delegazione – Con questo viaggio abbiamo potuto rafforzare un grande patrimonio di rapporti e relazioni, diffondendo la conoscenza della causa saharawi. Motivo di grande orgoglio è stato anche essere riusciti a raccogliere, tra risorse dell’associazione e donazioni dei partecipanti, i 1500 euro necessari per allacciare alla rete elettrica tre dispensari farmaceutici nella provincia di Auserd”.
“Il Comune di Sesto Fiorentino è stato il primo in Italia a stringere un patto di amicizia con la RASD nel 1984 – osserva l’assessore Kalmeta – Con questo viaggio abbiamo avuto l’opportunità di ribadire la nostra vicinanza al popolo sarahawi, attraverso la conferma del gemellaggio con la città di Mahbes e gli incontri con diversi esponenti delle istituzioni. Siamo riusciti a cogliere la complessità di una situazione che non ammette ulteriori rinvii e che la politica ha il dovere di sbloccare, a partire dall’impegno degli Stati e della UE, ma anche dei Comuni e degli enti territoriali. È stata una grande opportunità potersi confrontare con il Primo Ministro della RASD che ha rappresentato con chiarezza le possibili evoluzioni e i pericoli per la pace”.
Comune di Sesto Fiorentino