A Sesto Fiorentino con la demolizione del ponte di Piazza del Mercato proseguono come da cronoporogramma i lavori per il rifacimento delle sponde e il miglioramento dell’officiosità idraulica del Torrente Rimaggio, il corso d’acqua che ha causato i fenomeni di rigurgito, abbattimento della spalletta destra e alluvione di ampie porzioni della città lo scorso 14 marzo.
A prendere visione del cantiere si sono ritrovati per un sopralluogo congiunto il Presidente del Consorzio di Bonifica Paolo Masetti, l’Assessora regionale alla Difesa del Suolo e Protezione Civile Monia Monni, il Sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi e la vicesindaca Claudia Pecchioli, che con l’occasione hanno fatto il punto su tutti i lavori di bonifica e maggiore sicurezza idraulica attuati nel corso del 2025 sul territorio comunale.
Non solo Rimaggio nel tratto cittadino, dove i vari interventi a monte, a valle e in piazza del Mercato sommano già a 2 milioni di euro, ma anche affluenti minori vari e poi ancora Fosso Reale, Zambra, Garille e Riaffone (Gora di Quinto). In particolare, si è lavorato in somma urgenza sul Fosso Reale per il ripristino del rilevato arginale in zona Case Passerini (650 mila euro); a Colonnata su vari affluenti del Rimaggio per il ripristino delle difese spondali e per la realizzazione di opere di mitigazione del trasporto solido (500 mila euro); sul Garille, Zambra e Riaffone per la rimozione del materiale legnoso flottante, delle piante pericolanti o cadute (250 mila euro). In regime ordinario invece si sta lavorando e si continuerà fino alla fine dell’anno per un totale di 600 mila euro per la realizzazione di piste di servizio e manutenzioni varie del Fosso Reale e dei canali di cinta a confine tra i comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. A 226 mila euro ammontano infine i tanti piccoli interventi di pulizia, sistemazioni, riparazioni che fanno parte del lavoro di manutenzione incidentale portato avanti direttamente dal Consorzio e finanziato insieme agli sfalci estivi grazie al contributo di bonifica raccolto annualmente.
Per il futuro, invece, l’elenco delle priorità per accrescere ulteriormente la sicurezza idraulica del territorio si aggira intorno ai 40 milioni di euro con necessità principali che riguardano il Torrente Gavine a monte della ferrovia e il canale di cinta occidentale.
“Mettendo insieme l’ordinario, con lo straordinario e le somme urgenze post evento di marzo scorso il solo Consorzio di Bonifica, con risorse proprie o con sinergie e finanziamenti regionali ha lavorato sul territorio di Sesto Fiorentino per oltre 5,2 milioni di euro – riassume il Presidente del Consorzio di Bonifica Paolo Masetti – Una cifra che da il segno di un ente capace di tenere insieme l’attività quotidiana di prevenzione con una forza tecnico operativa in grado di fornire risposte immediate con competenza e professionalità. Il Rimaggio in Piazza del Mercato conserva un ruolo simbolico e centrale, sotto ogni aspetto ma in collaborazione con la Regione, il Comune, i gestori dei servizi ed altri abbiamo fatto e stiamo facendo anche tanto altro nel territorio sestese per affrontare congiuntamente le sfide poste dai cambiamenti climatici. È opportuno chiarire, tuttavia, che tali azioni, pur riducendo significativamente il rischio idraulico, non possono eliminarlo completamente, data la complessità del territorio. L’impegno è ridurlo il più possibile e per questo l’impegno dovrà essere massimo.”
“Quello che stiamo vedendo oggi – ha spiegato l’assessora Monia Monni– nel tratto cittadino del Rimaggio, è certamente l’intervento simbolo dall’alluvione del 14 marzo, ma non è l’unico. Sul territorio di Sesto, da quel giorno abbiamo investito 5 milioni e 200 mila euro per opere a monte e a valle, per mettere in sicurezza il territorio. E’ un grande lavoro, frutto della collaborazione tra il Consorzio, il Genio Civile e l’amministrazione: un gioco di squadra che voglio riconoscere e ringraziare. Rimane però un fabbisogno di 40 milioni di euro: queste sono le risorse necessarie per realizzare tutte le opere che servono a garantire un livello di sicurezza adeguato. Sappiamo che il rischio zero non esiste, ma è nostro dovere fare tutto il possibile per tutelare le nostre comunità alla luce di quanto accaduto. Il problema è che, di queste risorse, non abbiamo ancora notizia. E non abbiamo alcuna certezza nemmeno sulle risorse per la ricostruzione dei danni causati dall’alluvione del 2 e 3 novembre. Cominciamo a essere non solo preoccupati, ma anche piuttosto arrabbiati. Le istituzioni locali stanno facendo la loro parte, ma adesso servono risposte dal Governo, e servono subito”.
“I lavori in piazza del Mercato sono i più visibili, ma sono in corso tanti interventi sia a valle che a monte di fondamentale importanza per mitigare il rischio idraulico – ribadisce il Sindaco Lorenzo Falchi – Siamo grati al Consorzio e alla Regione che fin dalle prime ore dell’emergenza ci hanno messo a disposizione mezzi e personale per la prima messa in sicurezza e, successivamente, per la progettazione e realizzazione degli interventi definitivi. Il cambiamento climatico ha reso i nostri territori ancora più fragili ed è sempre più necessario investire in prevenzione”.