Conte firma il decreto “Io resto a casa”: l’Italia è tutta zona rossa

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Coronavirus
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Il governo ha esteso a tutta Italia i provvedimenti già attivi in Lombardia e nelle 14 province interessate dalle misure del DPCM dell’8 marzo. Il premier Giuseppe Conte ha firmato il cosiddetto decreto legge “Io resto a casa“, formato da un solo articolo, che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella serata di lunedì 9 marzo

I provvedimenti, in vigore dal 10 marzo al 3 aprile, prevedono il divieto di spostamenti se non “per comprovate esigenze lavorative“, “situazioni di necessità“, “motivi di salute“, “rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza“. Chi dovrà spostarsi da un Comune all’altro dovrà essere munito di una giustificazione e presentare un’autocertificazione per il controllo (il pdf). Chi non può scaricarla e stamparla può copiare il testo e portare la dichiarazione con sé.

Le scuole e gli atenei resteranno chiusi fino al 3 aprile.
Il premier ha annunciato anche la sospensione della Serie A: “Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo” (parole riprese da corriere.it)

Da martedì 10 marzo bar e ristoranti dovranno chiudere alle 18. Chiusi anche i pub, le discoteche, le sale gioco e le sale bingo.

Per quanto riguardo i mezzi, il Presidente del Consiglio ha spiegato che “non è all’ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici, per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare” (parole riprese da corriere.it).

Occorre rinunciare tutti a qualcosa per tutelare la salute dei cittadini. Oggi è il momento della responsabilità. Non possiamo abbassare la guardia. I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e, ahimé, anche delle persone decedute. La nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora” ha detto Giuseppe Conte (parole riprese da corriere.it).

In diretta da Palazzo Chigi

Publiée par Giuseppe Conte sur Lundi 9 mars 2020

 

 

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