Sesto, Campi, Scandicci, Signa e Calenzano fanno fronte comune e («per contare di più») vendono le loro azioni Alia a Consiag, di cui sono soci. Un’operazione – scrive il Corriere Fiorentino – che non ha semplicemente un valore economico — le quote vanno dall’ 0,09 di Signa all’1,8 di Sesto — ma, come conferma il sindaco Emiliano Fossi, “si tratta di un atto politico vero e proprio che si riverbererà sulle decisioni e sulle scelte dell’ex Quadrifoglio. Tramite Consiag vorremmo insomma provare ad avere più voce in capitolo” rispetto alle politiche rifiuti. Temi molto concreti: come si gestiscono il ciclo dei rifiuti e il servizio di raccolta nei territori della Piana. La maggioranza delle quote di Alia è saldamente nelle mani del Comune di Firenze (58%), seguito da Prato (16%).
I Comuni di Scandicci e di Calenzano hanno già ratificato l’atto di vendita a Consiag nel consiglio comunale del 28 settembre, il 12 ottobre toccherà a quello di Sesto e poi il 19 a Campi e a novembre sarà il turno di Signa dove, per la verità, “ci stiamo ancora confrontando — chiarisce l’assessore all’ambiente Federico La Placa — c’è una discussione in corso sulla proposta che Consiag ha fatto a tutti i Comuni della Piana». “Il ragionamento che abbiamo fatto a Sesto, e che credo sia lo stesso delle altre amministrazioni — spiega invece il sindaco Falchi — è che non aveva più senso mantenere piccole percentuali di una società come Alia, e dunque una posizione minoritaria all’interno del Consiglio di amministrazione. Con questa operazione Consiag arriverà ad avere tra l’8 e il 9% e sarà il quarto socio dell’azienda di via Baccio da Montelupo. In questo modo potremo contare di più, anche se in maniera indiretta”.
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