Condanna, con un po’ di ‘sconto’, per Denis Verdini in corte di appello, a Firenze, nel processo sul crac del Credito Cooperativo Fiorentino (Ccf), la banca di Campi Bisenzio di cui è stato presidente un ventennio e che, per le accuse, venne svuotata di ingenti risorse finanziarie sotto la sua gestione. I giudici del secondo grado gli hanno inflitto
una pena di 6 anni e 10 mesi per bancarotta fraudolenta e, in continuazione, per truffa allo Stato riguardo ai fondi per l’editoria percepiti tra 2010 e 2011 dai giornali del suo
gruppo.
Credito Cooperativo Fiorentino, condanna con sconto per Verdini
lui stesso con dichiarazioni spontanee dove si era commosso, aveva pianto, dicendo che “non e’ vero che volevo far fallire la banca, io ho dato tutto per quella banca”.
Per Coppi l’assoluzione doveva beneficiare Verdini da tutte le accuse. La corte di appello invece lo ha assolto per prescrizione solo da alcuni fatti, come le accuse di truffa allo
Stato per due anni di contributi all’editoria, il 2008 e il 2009. “Rimaniamo stupiti, attendiamo di leggere gli snodi essenziali della sentenza”, ha commentato uscendo dal palazzo di giustizia l’avvocato Ester Molinaro, difensore di Verdini a fianco di Coppi.
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Inoltre la corte ha accolto patteggiamenti per l’ex dg della banca Pietro Italo Biagini a 3 anni e 10 mesi (in primo grado erano 6 anni per bancarotta fraudolenta), con interdizione temporanea dai pubblici uffici (in primo grado era perpetua), e per numerosi membri del cda e revisori dei conti, tutti a 1 anno e 8 mesi a parte Fabrizio Nucci (1 anno e 9 mesi). Per la truffa al fondo per l’editoria la corte di appello ha condannato, tra gli altri, anche l’ex a.d. e ex deputato di Ala Massimo Parisi a 1 anno, 5 mesi e 15 giorni, l’ex presidente della Ste Girolamo Strozzi Majorca a 8 mesi e 15 giorni, il manager Pierluigi Picerno a 9 mesi e 15 giorni. Verdini e altri condannati devono anche rimborsare delle spese di parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Verdini pure l’Agenzia delle Entrate.