‘‘Il Tribunale verifichi che all’interno del Piano concordatario l’azienda rispetti gli impegni presi, cosa che temiamo non stia facendo”. E’ quanto hanno chiesto stamani con un presidio davanti al Palazzo di Giustizia di Firenze le lavoratrici (sono soprattutto donne) e i lavoratori della Malo (58 ad oggi), azienda di cachemire di Campi Bisenzio per la quale – scrive AdnKronos/Labitalia – il Tribunale ha ammesso la procedura di concordato in continuità.
“L’ultima goccia, che ha fatto traboccare il vaso della rabbia e portato in piazza i 58 dipendenti – spiegano Filcams Cgil e Femca Cisl – sono gli sms con cui l’azienda ha informato alcune di loro nei giorni scorsi della messa in cassa integrazione. Una procedura che dimostra scarso rispetto dei lavoratori ed ha preso il via dopo l’ultimo sciopero, lo scorso 28 marzo: da lì, l’azienda fa i programmi di cassa senza convocare il sindacato“.
‘‘L’utilizzo della cassa integrazione, a rotazione per circa metà del personale – dicono Mirko Zacchei (Femca Cisl) e Alessandro Picchioni (Filctem Cgil)- è sempre più corposo per la mancanza della liquidità necessaria a comprare il filato“.