Crisi Pd, tutti con Sara Biagiotti?

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Continuano, puntuali, i messaggi di sostegno e di solidarietà nei confronti del sindaco di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, dopo la decisione di 13 consiglieri, di cui 8 democratici, di presentare una mozione di sfiducia.

I vertici del Pd toscano e fiorentino non hanno tardato a far sentire la loro voce di sostegno. Dal presidente della Regione, Enrico Rossi, al vice presidente, Stefania Saccardi, dal sindaco di Firenze, Dario Nardella a quello di Scandicci, Sandro Fallani, dal segretario metropolitano, Fabio Incatasciato al capogruppo del Pd metropolitano, Francesca Paolieri. Senza dimenticare il senatore Andrea Marcucci e il presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani. Un plebiscito che non sembra dare scampo alla scelta degli otto consiglieri sestesi che, nel migliore dei casi, sono stati definiti “irresponsabili”. Una gara di solidarietà a favore di Sara Biagiotti che però manca completamente di analisi politica. I più audaci si sono avventurati a parlare di ragioni personali. Cosa deve pensare un cittadino sestese? Che il sindaco sia antipatico e i consiglieri permalosi?

Forse sarebbe meglio discutere delle scelte politiche. Quelle sull’aeroporto e sul termovalorizzatore per esempio.

Nel primo caso le scelte del Pd sestese sono chiare da tempo e non sono cambiate. Può dire la stessa cosa Rossi? Ma soprattutto, qual è la posizione del sindaco? Non ha mai detto una parola chiara in merito. Probabilmente è proprio questo atteggiamento che gli viene rimproverato da alcuni compagni di partito, i quali, d’altra parte, hanno avuto il grave demerito di non mettere in dubbio da subito una candidatura che non ritenevano all’altezza. In nome di chi ha costruito la carriera politica sulle primarie, hanno deciso che a Sesto questo strumento (democratico?) non dovesse essere utilizzato e hanno accettato una candidatura imposta dall’alto. Ora ne pagano le conseguenze.

Tutti i dirigenti che hanno parlato oggi hanno ricordato il 56% di voti conquistati dalla Biagiotti nella competizione elettorale dell’anno scorso, ma nessuno ha espresso giudizi sulle battaglie che si sono combattute quest’anno, e non solo sui banchi del consiglio comunale. Il segratario Incatasciato dovrebbe ben ricordare, per esempio, certe assemblee infuocate sull’ipotesi della nuova pista dell’aeroporto. Una parte di quel 56% era lì a protestare mentre Rossi e Biagiotti si negavano. Questo è un problema politico non una questione personale.

Diciamo la verità a Sesto (solo qui?) non c’è un partito diviso, ci sono due partiti diversi. Addirittura antitetici. Anche questo è un problema politico. Almeno è stato posto all’ordine del giorno.

STEFANO NICCOLI

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