Madre della fisica moderna, prima donna a essere insignita di un premio Nobel (nel 1903 per la Fisica, nel 1911 ricevette un secondo riconoscimento per la chimica), Marie Skłodowska Curie rappresenta con la sua biografia e carriera di scienziata un simbolo per la determinazione e il coraggio contro la discriminazione femminile.
Il tema dei pregiudizi e dei falsi miti nel mondo della scienza resta però attuale e per promuovere una cultura che aiuti a superare stereotipi ancora molto diffusi l’Università di Firenze, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e il Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare (Lens) hanno organizzato un incontro dal titolo “Donne e scienza. Prospettive di genere a 90 anni dalla scomparsa di Marie Curie”, in programma domani, venerdì 5 luglio, al Campus scientifico tecnologico di Sesto fiorentino (Aula Querzoli, Lens – via Nello Carrara, 1 – ore 16.30).
L’appuntamento prevede un talk con Alessandra Petrucci, rettrice dell’Ateneo fiorentino; Simone Esposito, direttore dell’INAF – Osservatorio Astrofisico di Arcetri; Marina Capponi, consigliera di fiducia di Unifi e INAF; Nastassja Cipriani e Edwidge Pezzulli, autrici del volume “Oltre Marie. Prospettive di genere nella scienza (Edizioni Le plurali, 2023); Eleonora Grandi, docente di Farmacologia della UC Davis School Of Medicine (Davis, California, Stati Uniti).
Il confronto sarà moderato da Elisabetta Cerbai, docente di Farmacologia di Unifi e direttrice del Lens. L’ingresso è libero.