“Sono stato io”. Dario Capecchi, 43 anni, ha confessato, durante l’interrogatorio con il pubblico ministero, il duplice omicidio del padre e della compagna del genitore avvenuto nella notte nella casa di Impruneta in cui vivevano tutti e tre.
L’uomo, affetto da turbe psichiche, oltre alla confessione ha poi pronunciato frasi senza senso e farneticanti.
Oltre alla confessione da parte di Dario Capecchi altri indizi hanno portato all’emissione del decreto di fermo di indiziato di delitto da parte della procura. L’uomo è stato trovato nel boschetto vicino a Calenzano mentre indossava ancora i pantaloni e le scarpe macchiate di sangue.
L’uomo si era cambiato soltanto la maglietta prima di uscire frettolosamente di casa, prendere la macchina e girovagare per tutta la notte nei dintorni. Al termine dell’interrogatorio Dario Capecchi è stato dichiarato in stato di fermo ed è stato trasferito nel carcere fiorentino di Sollicciano.
AdnKronos