Elezioni a Calenzano: pronta una nuova lista

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Si fa sempre più calda l’atmosfera a Calenzano, a pochi mesi dalle elezioni.

A tal proposito riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa firmato da un “gruppo di Calenzanesi” che si dicono appartenenti all’area Pd ma contrari all’iter che ha portato alla candidatura di Riccardo Prestini.

“A Calenzano, dopo i risultati delle recenti primarie, si fa ancora più forte la richiesta di una revisione e verifica della segreteria PD; aumenta lo scontento contro la scelta del segretario di aver svenduto e subito la candidatura a sindaco da parte di attori esterni.

Siamo un gruppo di calenzanesi che hanno deciso di presentare una propria lista per le elezioni a Calenzano, raccogliendo il disagio che molti concittadini ci hanno espresso.

La nostra lista raggruppa soprattutto persone appartenenti all’area PD, come tali schieratesi su posizioni anche diverse a livello nazionale nel recente dibattito congressuale, ma accomunate dall’idea che quando si tratta di governare il Comune debba prevalere la volontà di curare gli interessi della propria comunità.

In tale ottica, crediamo che le priorità per la Calenzano del futuro siano: lo sviluppo sostenibile, declinato anche nel senso di un limite effettivo alle nuove urbanizzazioni a Calenzano e nella Piana, il mantenimento di una comunità solidale promuovendo forme significative di aggregazione e di socialità, un fattivo sostegno alle iniziative imprenditoriali più virtuose in termini di sostenibilità ambientale, innovazione e creazione di posti di lavoro, la garanzia di livelli elevati dei servizi pubblici, una gestione efficiente e una manutenzione continua delle infrastrutture comunali, un’attenta gestione del patrimonio comunale e delle partecipate; una specifica programmazione per il reperimento dei fondi dell’unione europei.  

La lista nasce anche dallo scontento verso la posizione del Segretario del PD, che ha subito passivamente la posizione della lista civica. Non capiamo perché il PD, che nel 2014 alle elezioni comunali aveva ottenuto il 60% dei voti, abbia rinunciato al Sindaco a favore di una candidatura tecnica.

Nel PD ci sono molte figure degne, che si impegnano sul territorio, che potevano e dovevano essere valorizzate, anche per quel processo di crescita di una classe politica locale a cui un partito che si rispetti dovrebbe puntare, senza bisogno di andare invece su tecnicismi collaudati, perché così facendo si esprime sfiducia nel Partito e si suscitano dubbi nell’elettorato.

Il Segretario e la Segreteria PD, senza aprire alcun dibattito interno, hanno deciso di stringere un accordo con una lista civica, rispolverata per l’occasione viste le mancate alleanze del PD, non si capisce quanto rappresentativa. E’ un’operazione di vertice, fatta con il bilancino fra la parte del PD che si riconosce nell’attuale Segretario e un gruppo di persone vicine al Sindaco uscente, che due anni fa uscì dal partito per entrare in MDP, divenendone anche coordinatore provinciale, salvo adesso non appoggiare il candidato sostenuto da MDP – cioè Venturini – ma, appunto, Prestini, che ha avuto con sé come dirigente comunale eppoi come assessore.

Si giustifica questa candidatura con il fatto che vi sarebbero questioni così importanti da affrontare a Calenzano nei prossimi anni, da rendere necessario un tecnico. Ma chi fa politica seriamente si attende rispetto nei confronti della propria passione, e non può accettare che, quando c’è da selezionare un ruolo prettamente politico come quello del Sindaco, si accantoni la politica a favore di altri meccanismi poco trasparenti di scelta: altrimenti si rischia di favorire proprio quell’antipolitica e quel populismo che noi rinfacciamo ai nostri avversari”.

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