Un appello al Governo e alla Regione Toscana, per evitare una chiusura totale delle piscine comunali a causa dell’impennata dei costi energetici. A lanciarlo i comuni di Pontassieve, Borgo San Lorenzo, Reggello, Figline e Incisa, Montespertoli, Certaldo, Fucecchio, Impruneta, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, e Scandicci, in provincia di Firenze, insieme a quelli di Santa Croce sull’Arno (Pisa) e
Poggibonsi (Siena).
“Gli impianti natatori comunali – spiega una nota – si preparano all’arrivo di un autunno che sara’ segnato da grossi problemi di gestione. Dopo il grido di allarme dei gestori delle piscine, arriva l’appello delle Amministrazioni comunali. Lo scorso anno questo tipo di impianti ha visto di fatto raddoppiare i costi per le utenze, con la conseguenza che alcuni
sono stati costretti alla chiusura temporanea o alla limitazione delle attivita’ nei mesi invernali, nonostante gli sforzi delle amministrazioni comunali. Adesso il problema si ripresenta in maniera ancora piu’ drammatica”. Secondo le Amministrazioni comunali sono “sue gli aspetti decisivi per evitare la chiusura delle piscine: il tetto sul costo dell’energia, che per questi impianti deve tornare ad assestarsi al livelli 2020, e fondi straordinari per tenere in vita questi impianti, perche’ queste cifre non possono essere sostenute solo dai bilanci dei Comuni.
La chiusura degli impianti sarebbe un dramma per lo sport natatorio ma anche per le attivita’ scolastiche e sociosanitarie che questi impianti svolgono. Non solo: il rischio e’ che molte famiglie restino senza sport dopo gli anni disastrosi del Covid frenando cosi’ drasticamente l’attivita’ di prevenzione sanitaria e di socializzazione per giovani ed adulti e che, molte persone perdano il posto di lavoro”.
(ANSA)