Il 22 luglio si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia.
Il Presidente, designato dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, è l’avvocato Marco Corsini, Avvocato Generale Aggiunto presso l’Avvocatura Generale dello Stato, specializzato nella contrattualistica pubblica in genere e dei lavori pubblici in particolare (IL SUO CURRICULUM).
Lo affiancano in qualità di consiglieri la dottoressa Elisabetta Berti (giornalista professionista e storica dell’arte) e Andrea Cosentino (curatore e critico d’arte), designati dal Ministero della Cultura, il professor Gianni Pozzi (docente all’Accademia di Firenze e di Brera e visiting professor alla Beijing University of Technology) e il dottor Maurizio Toccafondi (Presidente della Società di Mutuo Soccorso Richard Ginori, già dirigente della Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana), confermati per il secondo mandato rispettivamente dal Comune di Sesto Fiorentino e dalla Regione Toscana. Il Consiglio resterà in carica per quattro anni.
Il Consiglio e l’Assemblea dei Soci hanno approvato il bilancio della Fondazione, confermando la salute finanziaria dell’ente e la correttezza della precedente gestione. La stessa continuità contraddistingue le prime decisioni prese dal CDA, che ha approvato il progetto di una nuova mostra delle collezioni del Museo Ginori in collaborazione con il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza e la realizzazione della versione inglese del sito museoginori.org.
“Sono felice – dichiara il neopresidente Marco Corsini – di guidare un’istituzione culturale di così alto valore storico, artistico e sociale, che va tenuta viva e vitale. La mia priorità sarà favorire la più sollecita fine dei lavori di ristrutturazione della sede del Museo Ginori per arrivare nel minor tempo possibile all’obiettivo auspicato da tutti, ossia la riapertura del museo al pubblico. Ringrazio tutte le persone che, nel periodo di incertezza che oggi si conclude, hanno tenuto viva la fondazione con scrupolo e dedizione”.
Fondazione Museo Ginori