Avrebbe voluto chiudere la partita al primo turno. Come cinque anni fa, quando vinse le elezioni col 62% dei voti. Emiliano Fossi, però, dovrà aspettare l’esito del ballottaggio per sapere se potrà stappare o no lo spumante. Appuntamento per domenica 24 giugno. A sfidarlo sarà la giornalista Maria Serena Quercioli, candidata per il centrodestra e per la lista civica “Liberi di Cambiare”. Per lei: 4.612 suffragi, percentuale del 28,79. Il primo cittadino campigiano sa che niente dovrà essere lasciato al caso in queste due settimane di campagna elettorale. Troppo importante mantenere il vantaggio sull’avversaria. Anzi: la speranza è di aumentarlo con l’aiuto del popolo di centrosinistra.
“Siamo andati a votare nel momento peggiore possibile – dice Emiliano Fossi all’Officina delle Idee in via delle Cinque Giornate -. La congiuntura era tra le più sfavorevoli, per questo abbiamo fatto una campagna generosa. Nei grandi Comuni il risultato di Campi Bisenzio è il migliore ottenuto dal centrosinistra. E’ una partita che si gioca in due tempi, ce lo aspettavamo, ma ora la partita va chiusa. Quando il centrosinistra si divide, si indebolisce. Penso sia colpa di tutti, un pezzo di responsabilità ce la prendiamo anche noi. In ogni caso l’area della sinistra e del centrosinistra è maggioritaria, è intorno al 70%. Il centrodestra è trainato dalla Lega, ma a Campi non sfonda come in altre città toscane. Il centrodestra si assesta sul suo dato storico“.
In vista del ballottaggio, Emiliano Fossi si appella agli elettori della sinistra e del centrosinistra: “Dobbiamo ripartire da quel 70%, dalla nostra campagna elettorale. Mi rivolgo a quell’area da cui provengo che guarda con attenzione all’equità della vita, al no alle grandi opere, alla difesa dei più deboli: questi temi li possiamo garantire solo noi. Adesso la partita si gioca su serietà di governo, futuro, capacità amministrativa e capacità di tenere insieme una comunità. I rapporti con la città vanno migliorati, così come alcuni aspetti di politica cittadina. Ho già parlato con Lorenzo Ballerini (candidato sindaco per Potere al Popolo, ndr), sono disponibile a parlare con tutti, col popolo di centrosinistra, conosco bene i campigiani. Se mi devo togliere i sassolini dalle scarpe? No. A me interessa la politica, mi piace confrontarmi sui dati politici. Il nostro modo di fare politica penso abbia pagato. Il contesto rispetto a cinque anni fa è completamente mutato, ma ne usciamo a testa alta, abbiamo grandi aspettative per il 24 giugno. L’area di centrosinistra può ritrovare uno spirito unitario in vista del secondo turno. Non mi sento sconfitto dal fatto che ci sia il ballottaggio. Mi sento fiducioso per il 24, ma questo non vuol dire che non abbiamo fatto degli errori“.
Nell’area di sinistra cui si rivolge adesso Emiliano Fossi c’è anche quell’Adriano Chini autore di una dura campagna elettorale nei confronti del sindaco uscente. “Riconosco che Chini ha fatto cose positive per Campi, ma la politica ha bisogno di rinnovarsi. Il voto di domenica ha confermato che ci sono persone più o meno indicate per attraversare la contemporaneità. Alle persone dell’area del centrosinistra che non mi hanno votato penso non sfugga l’importanza dell’appuntamento del 24 giugno“, ha concluso Fossi.
STEFANO NICCOLI