Una richiesta netta e precisa arriva al sindaco di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti da parte degli esponenti di Fratelli d’Italia-An: inserire lo spettacolo “Vajont 9 ottobre ’63. Orazione civile” nei programmi scolastici.
“E’ sconcertante che a 51 anni di distanza dal disastro del Vajont nessuno si sia mai operato per tenere vivo il ricordo della tragedia, delle sue vittime e delle cause che hanno portato alla catastrofe – ha detto Luca Tomassini di Fratelli d’Italia-An Sesto Fiorentino -. Purtroppo parliamo di uno dei più gravi drammi del dopoguerra che si è lasciato cadere nel dimenticatoio. Si pensi solo che ad oggi il conto preciso delle vittime risulta impossibile visto che la furia del vento prima e dell’acqua poi, ha lasciato nei migliori dei casi solo qualche brandello di corpi. Forse non tutti sanno che hanno calcolato che i 260 milioni di metri cubi di roccia distaccati dal Monte Toc hanno provocato un’onda di circa 150 metri, la quale scavallando lo sfioro della diga ed incanalandosi nella gola che porta a Longarone ha prodotto uno spostamento d’aria paragonobile ad un fallout nucleare equivalente allo scoppio di 2 bombe atomiche. La tragedia deve essere un monito per sensibilizzare l’opinione pubblica e tutti coloro che hanno dei ruoli di responsabilità sul rispetto dell’ambiente e contro la logica del profitto ad ogni costo – prosegue Tomassini –. Per questi motivi invitiamo il Sindaco Biagiotti e la sua Giunta a prendere in considerazione di inserire il ‘cinico’, ma istruttivo spettacolo di Marco Paolini Vajont 9 Ottobre ’63. Orazione civile, nei progetti paralleli organizzati dal Comune ai programmi scolastici delle scuole sestesi per far sì che il ricordo della tragedia e degli errori che l’hanno fatto sì che avvenisse non cada nell’oblio e che sia monito per non ripeterli mai più”.
STEFANO NICCOLI