Gandola (FI): “L’apertura del ponte sulla Mezzana-Perfetti Ricasoli è avvenuta con sette anni di ritardo”

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Inaugurazione Ponte Mezzana-Perfetti Ricasol

Finalmente con l’apertura del sovrappasso sull’autostrada, sono stati colmati i ritardi e gli intralci per la realizzazione definitiva del collegamento stradale tra Mezzana (Prato) e la Perfetti Ricasoli a Firenze, un progetto maturato negli anni Settanta e che ancora oggi non trova completamento, considerato che il lotto 6, quello su Sesto Fiorentino, ancora è lontano da venire. Bene l’inaugurazione odierna del tratto stradale che collegando via Parri a viale Allende con lo scavalco dell’A1 consentirà un alleggerimento del traffico delle vie di Limite, degli Olmi e del Pratignone, ma la  vicenda, però, testimonia tutta l’incapacità degli enti interesssti a colmare nei tempi prestabiliti un gap infrastrutturale in un’area particolarmente strategica per la concentrazione di attività e per l’importanza dei centri abitati che vi gravitano. Tutto questo rappresenta l’ennesimo fulgido esempio di tutto il malgoverno della sinistra e l’incapacità delle amministrazioni locali interessati, quali il Comune di Campi e quello di Sesto, di far sentire alta la propria voce e di tutelare il proprio territorio. Inaugurare l’opera con 7 anni di ritardo è davvero troppo”.

Si esprime così Paolo Gandola, consigliere metropolitano di FI centrodestra per il cambiamento e capogruppo azzurro a Campi Bisenzio.

La Mezzana Perfetti Ricasoli rappresenta una opera viaria strategica divisa in nove lotti, che doveva rispondere alla realizzazione di una infrastruttura regionale in grado di collegare le province di Firenze, Prato e Pistoia, sulla base di un accordo maturato nei primi anni settanta  tra i comuni e le province di Firenze e Prato con la Regione Toscana.

I lotti centrali, il lotto 5A e 5B, erano di competenza della Provincia di Firenze, e a parole le amministrazioni della Piana Fiorentina compreso il Comune di Campi Bisenzio hanno da sempre considerato questa infrastruttura come un’opera basilare per un equilibrato sviluppo del proprio territorio.

Il cantiere del tratto viario inaugurato oggi era stato consegnato nel maggio 2012. La sua ultimazione era prevista per la fine dell’ottobre 2013. Dopo anni di ritardi, cambi in corsa, difficoltà sui finanziamenti e la mancanza di un accordo con Autostrade per l’Italia (che ha effettivamente pagato il costo dello scavalco autostradale) solo oggi è avvenuta  l’apertura alla circolazione. Forse era più opportuno evitare passerelle e messe in scena di tagli di nastro trionfali e aprire subito al traffico l’opera attesa dai nostri cittadini troppo a lungo. La politica, invece, avrebbe fatto meglio a ritirarsi silente in un mea culpa generale per evitare che situazioni simili si possano riproporre in futuro. Il nostro territorio necessita sviluppo e infrastrutture e dobbiamo essere pronti a fornirgliele nei tempi stabiliti”.

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