Con indignazione esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori della GKN di Campi Bisenzio, alle loro famiglie alle associazioni sindacali che in queste ore provano a rilanciare il dialogo con la proprietà dello stabilimento.
Siamo davanti ad un avvenimento che ha del surreale ed è incomprensibile in un momento di difficoltà del paese che un’azienda di queste dimensioni, che ricordiamolo i committenti principali sono i marchi del gruppo Stellantis, Fiat – Chrysler, ha avviato la procedura di mobilità per 422 licenziamenti per cessata attività, saltando qualunque misura alternativa, senza minimamente preoccuparsi della ricaduta di una scelta di questa portata per i lavoratori, diretti e dell’indotto.
Non funziona così! A differenza di come ragiona GKN, in questo paese esistono relazioni, tutele, e valori che sono alla base della tenuta sociale.
Lo strappo provocato da GKN alimenta diffidenza nelle relazioni fra le comunità, e i grandi gruppi capitanati da fondi di investimento.
Ci domandiamo, in scelte di questo tipo, che fine ha fatto la responsabilità sociale dell’impresa.
È determinante in questo momento non mollare la presa.
È determinante l’intervento delle istituzioni, delle forze politiche, delle associazioni di categoria delle imprese.
GKN va isolata nel metodo e nel merito.
In questo scenario siamo a fianco associazioni sindacali, e ci mettiamo a disposizione.