Incatasciato: “Assurda la richiesta di deferimento per Sara Biagiotti”

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Il segretario metropolitano del Pd, Fabio Incatasciato, interviene nella polemica interna al partito dopo la richiesta di deferimento di Sara Biagiotti da parte dell’ex consigliere Antonio Sacconi (LEGGI QUI)

“Ho letto con stupore e sconcerto la richiesta di deferimento che è pervenuta al PD metropolitano – afferma il Segretario metropolitano Fabio Incatasciato – a margine della memoria difensiva presentata da uno dei consiglieri deferiti, Antonio Sacconi. Non è certo l’ex Sindaco a dover essere giudicato in sede di commissione di garanzia. Ha pagato un prezzo alto in termini personali e politici da questa vicenda e il suo operato non è certo in discussione. Se si fosse voluto mettere in discussione l’amministrazione si sarebbe potuto – prosegue Incatasciato – utilizzare tutte le strade che il Partito ha messo a disposizione; si sarebbero dovuti coinvolgere i circoli per un’analisi della situazione politica sestese, ricostruire il Partito con un congresso evitando il commissariamento (poi divenuto inevitabile con l’arrivo di Becattini che ha ben operato), aprire alla città le questioni interne e ritrovare un senso al gruppo di maggioranza; si è scelta invece la strada di un accordo con l’opposizione (SEL e un pezzo di cinque stelle)in questo modo mettendosi davvero fuori dal Partito democratico.  La mozione di sfiducia ha messo una data, 21 Luglio, a termine, immotivata, che ha precluso qualsiasi strada alla politica, dopo un solo anno elettorale. Per queste ragioni – conclude Incatasciato – ho chiesto un mese e mezzo fa il deferimento e la commissione sta svolgendo in totale autonomia il proprio percorso che credo entro pochi giorni si concluda. Poi dovremo, col lavoro di Lorenzo Becattini, ricostruire il PD, ripartendo anche dall’entusiasmo che molti volontari han messo in questi giorni alla festa metropolitana, aprendo a tutti coloro che han voglia di dare una mano e portare idee e cercando unità di intenti senza pregiudizi. Un lungo lavoro, che richiede senso di responsabilità, non ulteriori deferimenti, come quello del Sindaco”.

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