Nel corso di un’intervista rilasciata a La Nazione, il segretario del Pd Metropolitano Fabio Incatasciato ha parlato anche di Sesto Fiorentino. Vi riportiamo qualche sua dichiarazione.
Lorenzo Zambini è il candidato giusto?
“E’ il candidato che in questo momento rappresenta l’unico progetto credibile. Non solo perché è il progetto del Pd ma perché è lo specchio di una generazione di trentenni che hanno fondato il Pd, ci hanno creduto, hanno a cuore la città dove sono nati e cresciuti, hanno studiato e si sono formati. Questa per loro è la grande occasione di governare la città: parlano a favore di qualcosa e non contro. Quando il gioco, non solo a Sesto, ma in Italia, è a togliere, mai a mettere. A distruggere chi innova“.
C’è il rischio che la città si isoli?
“Se non vince chi costruisce ma chi distrugge, c’è il pericolo concreto che Sesto diventi una cittadella solitaria. Zambini invece si vuol fare carico di rappresentare il pezzo più importante della città metropolitana. La differenza tra il Pd e gli altri è come quella tra chi abbatte le mura e chi, invece, fa il male della città, cercando di ricostruirle. Isolarsi sarebbe un grande errore“.
Termovalorizzatore, una parola tabù. All’alba dell’inzio dei lavori a Sesto si usa come strumento di battaglia, nel resto dei comuni della fascia metropolitana non se ne parla quasi più.
“Paradossalmente e clamorosamente è tornata fuori la discussione sul termovalorizzatore perché a Sesto si vota. Con una violenza e una demagogia che non si ricordavano nemmeno nei movimenti più reazionari che combattevano la tramvia. Dev’essere chiara una cosa: l’opera, già progettata, già deliberata e già appaltata, si farà. Nessuno prenda in giro i sestesi sostenendo che possa esserci qualche arretramento“.
