“No alla realizzazione dell’inceneritore”. E’ stato uno dei leitmotiv della campagna elettorale del nuovo sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi. A meno di una settimana dalla vittoria al ballottaggio contro Lorenzo Zambini, il neo primo cittadino, ancor prima della nomina della giunta, ha fatto in modo che fossero depositati gli atti con cui il Comune di Sesto chiede di diventare parte a sostegno dei due ricorsi pendenti davanti al TAR contro la realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini. Tutto ciò in vista dell’udienza fissata per il 12 luglio prossimo.
I ricorsi erano stati presentati da WWF, Forum ambientalista e Italia Nostra
“Si tratta di un fatto importante sul piano amministrativo, ma ancor più su quello politico, perché tocca alla politica dare risposte. – ha spiegato Falchi -. Con la costituzione in giudizio traduciamo in atti la voce dei cittadini che con il voto hanno espresso una posizione chiara contro l’inceneritore e il nuovo aeroporto. Possiamo continuare a raccontare che tutto è già deciso, possiamo continuare a dare la colpa al passato in uno scaricabarile che fa male alla credibilità delle istituzioni e della politica, oppure affrontare il tema con serietà e con lo sguardo rivolto al futuro.
Rimettere in discussione la realizzazione dell’inceneritore – dice ancora il sindaco – è una scelta dettata dal buon senso, un impegno che ci siamo presi di fronte ai cittadini e che intendiamo onorare fino in fondo, utilizzando ogni strumento amministrativo e politico. Oggi inizia una battaglia che sarà dura e difficile, ma che non ci vedrà indietreggiare di un passo.
Aspetteremo la sentenza del Tar sapendo però che non ci dobbiamo affidare solo alla via amministrativa e giudiziaria. Dobbiamo perseguire la via politica. Dobbiamo continuare l’interlocuzione con gli altri livelli istituzionali e insistere con le nostre idee e le nostre proposte per far tornare indietro rispetto a decisioni che riteniamo sbagliate.
A latere della conferenza stampa Falchi ha ricordato come “per l’inceneritore di Selvapiana, che è uno dei tre impianti previsti nella provincia di Firenze dal piano interprovinciale dei rifiuti e che aveva un iter amministrativo simile a quello di Case Passerini, cioè non era stata iniziata la costruzione, ma era già stato autorizzato tutto, si è deciso di non andare avanti con una decisione politica. Quindi con un’interlocuzione con la Città Metropolitana, con gli altri Comuni della Piana e con la Regione vogliamo portare avanti il messaggio forte che è venuto dalle urne di Sesto Fiorentino, cioè la necessità di ripensare l’approccio alle politiche dei rifiuti e togliere dal piano interprovinciale dei rifiuti l’idea della costruzione dell’inceneritore di Case Passerini. Sarà una battaglia politica che si affiancherà a quella giudiziaria e amministrativa“.
STEFANO NICCOLI