Il TAR del Lazio ha accolto il ricorso del Comune di Sesto Fiorentino contro il Dpcm del 10 agosto 2016, attuativo dello “Sblocca Italia”, che qualificava l’inceneritore di Case Passerini come strategico.
Accogliendo il ricorso, i giudici amministrativi hanno dichiarato l’annullamento della parte del decreto in cui viene individuato il fabbisogno nazionale degli impianti di incenerimento (tra cui quello di Case Passerini), qualificandoli come strategici, in quanto adottato in assoluta mancanza di VAS.
“Ancora una volta la giustizia amministrativa è stata chiamata a sanare l’ennesima forzatura tentata da chi, a tutti i costi, voleva imporre un’opera inutile e dannosa al nostro territorio – afferma il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi – Anche a distanza di tempo continua a trovare conferma la bontà delle nostre posizioni, contrarie nel merito e nel metodo. Per opere così impattanti non si può pensare di agire per decreto, come fece l’allora Governo Renzi, scavalcando Enti locali e comunità”.
Comune di Sesto Fiorentino