Inceneritore, referendum, Renzi e non solo: Falchi protagonista a “Piazza Futuro”

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Inceneritore, referendum costituzionale, Partito Democratico, governo Renzi, la sinistra. Questi e molti altri sono stati i temi toccati dal sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi durante l’intervista dal titolo “Piccoli e grandi futuri”, andata in scena a “Piazza Futuro”, la festa di Sinistra Italiana e Per Sesto. A condurre la serata: David Allegranti, giornalista del Corriere Fiorentino e inviato de La 7.

“Bloccare fisicamente i lavori dell’inceneritore? Abbiamo detto fin dall’inizio che avremmo usato tutti gli strumenti politici e amministrativi per non far realizzare l’impianto – ha esordito Lorenzo Falchi -. Q-Thermo ha chiesto al Comune di Sesto gli oneri di urbanizzazione. L’Autorizzazione Unica della Città Metropolitana individuava due compiti per il Comune: conteggio degli oneri e verifica della piena disponibilità delle aree. Ma ci sono stati dei problemi di esproprio da parte della Città Metropolitana. Il Comune non consentirà la costruzione dell’impianto attraversi tutti gli strumenti che ha a disposizione. E’ avvilente che il discorso politico dipenda da un tribunale amministrativo. Riapriamo la discussione, le forze politiche superino i contrasti su questi argomenti. Vorrei che fosse la politica a tornare indietro su una scelta sbagliata per il nostro territorio. Ero segretario provinciale di Sel quando, nel 2012, votai contro il piano interprovinciale dei rifiuti. Non mi sembra che ci sia una contraddizione sul mio conto. Altre persone che mi hanno votato hanno seguito un altro percorso, ma nel frattempo il mondo è cambiato. Ad esempio, inizialmente non era prevista la nuova pista dell’aeroporto.

Il Pd della piana mi è sembrato preoccupato per il risultato di Sesto e fa bene ad esserlo – ha continuato il primo cittadino -. La presenza di dirigenti del Pd a Sesto durante la campagna elettorale ha fatto capire quanto era importante il risultato qui. Il nostro non è stato il risultato di un candidato solo, ma di un gruppo dirigente capace di ascoltare e voglioso di far ripartire la macchina comunale. E’ stato molto bello vedere le persone partecipare ai vari eventi per capire quale idea di città avevamo. Si è ritrovata l’amore per la politica. Credo che anche a Campi, tra due anni, possa nascere un’idea alternativa per lo sviluppo della piana.

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Il referendum costituzionale? Cambiare la Carta non è un atto banale. Il Pd e Renzi portano in prima persona la responsabilità di come si è sviluppato il dibattito politico che, da mesi, sta andando avanti a forza di slogan, senza nessun approfondimento. Il referendum toglie alla sovranità popolare la possibilità di incidere nelle scelte, dando così maggior potere al governo. Dobbiamo andare oltre le approssimazioni. Renzi deve far capire al Paese che è lui quello che fa le riforme, dopo che l’Italia è stata ferma per tanti anni. Ma sta facendo delle riforme con forze politiche e persone, come Verdini, con cui io non scriverei nemmeno un regolamento di condominio. Il governo sta lavorando per spot, invece di approfondire le varie questioni. Il bonus di 500 euro ai 18enni? Anche questo è uno spot. Sarebbe necessario un approccio più profondo per capire la società di oggi“.

Con un velo d’ironia, Allegranti ha chiesto a Falchi se avesse ravvisato qualcosa di positivo nel governo Renzi: “Ci devo pensare – ha risposto sarcasticamente il sindaco -. Cose fatte bene non me ne vengono in mente. Anzi, un passo importante fatto dalla maggioranza parlamentare è quello relativo alla legge sulle unioni civili. Un governo con Renzi? La vedo duro. Peggio Renzi o Verdini? Essere peggio di Verdini è dura.

Credo ci sia una bisogno di una forza di sinistra che faccia la sinistra. Cos’è oggi la sinistra? Libertà, fraternità e uguaglianza. Quando è stato al governo, il centro sinistra non ha saputo dare risposte forti e interpretare i bisogni del Paese. Solo dando le attenzioni alle fasce più deboli, la sinistra può riconquistare il consenso.

La rivolta dei cinesi all’Osmannoro? I fatti mi colpirono non solo per la violenza, ma anche per la massiccia presenza della comunità cinese. Ci sono molti problemi in quella parte del nostro territorio che non si limitano al Comune di Sesto. Credo che a livello regionale e metropolitano il governo di queste situazioni sia sfuggito di mano. Il tema della sicurezza e delle condizioni di lavoro deve stare a cuore alla sinistra. Dobbiamo essere capaci di portare avanti un dialogo con quella comunità che è qui presente da almeno due decenni. Non bisogna limitarsi alle sanzioni, ma individuare dei percorsi di contatto con professionisti del territorio. Noi abbiamo iniziato questo percorso, speriamo possa dare i frutti nel corso degli anni.

Cosa direi ad un giovane che vorrebbe fare politica? Gli direi che è una cosa bellissima perché abbiamo bisogno di un esempio come il suo. Dobbiamo incentivare questi esempi. E’ stato bello sentire in campagna elettorale persone che dicevano: ‘mi sono reinnamorato della politica’.

Come mi vedo tra dieci anni? Spero di avere sempre la voglia di portare il mio contributo alla politica e per far ciò non serve essere un personaggio pubblico.

Il giardino della Lucciola e la Polisportiva Sestese? Questa piazza ha bisogno di due spazi come questi, è un peccato vederli ancora chiusi. Abbiamo ripreso in mano i progetti che devono essere sostenibili per le casse del Comune. L’obiettivo è ridare questi due spazi alla socialità. Speriamo che i progetti possano iniziare presto perché due spazi del genere devono tornare alla cittadinanza”.

STEFANO NICCOLI

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