Inceneritori, Sentenza Tar: l’opinione di Rifondazione Comunista

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Una sentenza – quella di pochi giorni fa – di estremo rilievo, grazie all’impegno di tutti coloro che hanno promosso il ricorso (fra cui le “mamme no inceneritore”) in una battaglia che ci ha visto sempre – col massimo impegno dalla loro parte, a difesa dell’ambiente e dell’innovazione, cioè dell’economia circolare, del riciclo e riuso, contro scelte vecchie e devastanti come gli inceneritori, ma anche contro infrastrutture altrettanto incompatibili come il nuovo aeroporto di Firenze.

Ci riferiamo alla sentenza del Tar del Lazio che – accogliendo il ricorso – rimanda tutto alla Corte di Giustizia Europea la decisione in merito  al giudizio contro il DPCM attuativo dell’articolo 35 (il cosiddetto Sblocca Italia) e lo fa appunto non in maniera neutra ma rilevando numerosi dubbi di compatibilità con le direttive europee, tra l’altro sotto il profilo del mancato rispetto dei principi di tutela ambientale, motivo per il quale appunto è stato accolto il ricorso e rimandata la decisione finale alla Corte Europea. Con questa nuova ordinanza, il Tar regionale del Lazio rende di fatto inapplicabile l’articolo 35 dello Sblocca Italia con cui il Governo pensava di imporre la costruzione di otto nuovi inceneritori in Italia, e fra essi quello di Firenze.

Ci domandiamo come si possa continuare a volere un simile impianto, di fronte a pronunciamenti sempre più numerosi, a contrarietà crescenti, a manifeste inutilità. Ci stupiamo del sostanziale silenzio della Regione (il cui presidente si era detto novello contrario) e del fatto che sia ancora al di là da venire un nuovo Piano Regionale dei Rifiuti a fronte della lunarità di quello vigente (previsioni sbagliate, logica inceneritorista, sovra stime ecc) e soprattutto ci stupiamo che non si voglia aprire una seria verifica delle effettive priorità per la Piana (vista l’importanza dello Sblocca Italia anche in tema nuovo aeroporto), preferendo molti le tifoserie pro aeroporto o similari rispetto ad un equilibrio e ad una promozione dell’interesse generale che dovrebbero ispirare le istituzioni democratiche (con la d minuscola).

Così come ci stupiamo del sostanziale silenzio dei 5 stelle che dicevano di essere  contrari agli inceneritori e alla logica dello Sblocca Italia: non vorremmo che sull’altare del nuovo governo anche lo sviluppismo e la logica inceneritori sta risultino fra le molte cose di cui non si può fare a meno.

Segreteria Regionale PRC Toscana

 

 

 

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