Voleva conoscere il mondo. Per scoprire nuove culture, nuovi modi di fare e di essere. Viaggiare era la sua passione. Il destino, crudele, ci ha messo, però, lo zampino perché è proprio viaggiando che Valentina Gallo, faccia angelica e una frangetta mora da far innamorare, ha perso la vita nel marzo 2016, durante l’Erasmus a Barcellona. Aveva 22 anni e nella sua carriera scolastica aveva frequentato anche il “Calamandrei” di Sesto Fiorentino.
Ad un anno dalla tragedia i dirigenti del’istituto di via Milazzo hanno deciso di intitolare l’auditorium proprio a Valentina. Facce commosse ed emozionate alla cerimonia intitolata “Oltre i confini”, alla quale hanno partecipato circa duecento persone. Tra queste anche il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, quello di Firenze, Dario Nardella, il rettore dell’Univesità, Luigi Dei, e la senatrice Rosa Maria Di Giorgi.
“Abbiamo riconosciuto in Valentina l’energia, l’amore per la scoperta, la curiosità, la fiducia, l’impegno e la determinazione di tutti i nostri giovani”, ha esordito Maria Laura Simonini, preside del Calamandrei.
“Sono un ex studente del Calamandrei, per me essere qui è un onore doppio – ha proseguito Lorenzo Falchi -. Bello il titolo che è stato dato a questa iniziativa: ‘Oltre i confini’. Viviamo tempi nei quali i muri sono all’ordine del giorno. Pensiamo che chiudersi nei propri confini ci renda più sicuri da ciò che c’è fuori. Andare oltre i propri confini è la chiave per vivere un futuro diverso. E’ bello che questa scuola abbia un luogo dedicato a Valentina, una giovane donna che ha perso la vita in un momento bello della propria esistenza. E’ importante sottolineare la valenza dell’Erasmus, un progetto che permette agli studenti di conoscere storie, paesi e culture diverse. Questa è la base per costruire una società diversa, basata non sulla paura, ma sulla conoscenza, sulla comprensione e sulla speranza“.
“Siamo rimasti colpiti dalla scomparsa di Valentina, ma oggi è una giornata di festa perché da adesso Valentina sarà sempre qui – ha detto Dario Nardella -. Penso che l’Erasmus sia il progetto più bello della nostra Europa, facilmente bistrattata e odiata. Grazie a questo progetto migliaia di ragazzi hanno la possibilità di conoscersi, l’Erasmus abbatte i confini. Tutti parlano di muri, ma forse dovremmo ascoltare questi ragazzi che hanno imparato che i muri non servono a nulla, se non a dividere“.
“E’ molto importante l’auditorium perché si ascoltano le opinioni che condividiamo e che non condividiamo. Tutto questo grazie alla curiosità – ha concluso Luigi Dei -. Valentina amava ascoltare e appassionarsi alle diversità perché andare in Erasmus vuol dire andare a conoscere realtà diverse. Questo ci aiuta a non essere apatici e indifferenti“.
Durante la cerimonia è stata inoltre inaugurata l’installazione “Oltre i confini” a cura dell’artista Raffaele Quadri e assegnata a Xhaxhaj Ledijona la prima borsa di studio intitolata a Valentina Gallo (500 euro il valore). Spazio anche alla musica con un breve intermezzo del coro del Calamandrei diretto dal maestro Edoardo Materassi.
STEFANO NICCOLI
LINK: VIDEO – L’auditorium del Calamandrei in memoria di Valentina Gallo