“La destra di Salvini e Meloni ha colpe enormi per questo clima d’odio”, così ieri Lorenzo Zambini, capogruppo del Partito Democratico a Sesto Fiorentino, e consigliere della Città Metropolitana.
Non si è fatta attendere la replica di Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa, consiglieri metropolitana della Lega:
“Ci meraviglia che con le sue dichiarazioni Zambini non abbia riguardo verso la sua carica di presidente della Commissione Affari generali, Pari Opportunità, Legalità e Trasparenza della città metropolitana. Un ruolo che comporterebbe un poco di bon ton istituzionale.
Abbiamo per correttezza istituzionale non posto veti alla sua presidenza, che aspettava alla maggioranza, avrebbe potuto dire che non voleva il supporto di gente che considera impresentabile e farsi leggere solo con un colpo di maggioranza se ci riteneva così impresentabili.
Riteniamo pericoloso delegittimare leaders di partiti democraticamente eletti indicandomi come responsabili di un clima d’odio inammissibile. Nel nostro caso è poi assurdo.
La Lega è il primo partito ad avere eletto un sindaco di colore in Italia, nonché il primo senatore di colore nella storia della Repubblica Toni Iwobi: persona che raramente riceve solidarietà quando viene dileggiato.
Non vediamo mai solidarietà a Matteo Salvini quando riceve minacce di morte, non vediamo molta responsabilità nella campagna d’olio che ci dipinge come mostri xenofobi pericolosi per la democrazia. Eppure mica ci mettiamo a dire che i nostri avversari sono un pericolo.
Comunque ricordiamo a Zambini che in tutta la provincia di Firenze di Città Metropolitana presenteremo mozioni per impegnare i sindaci a chiedere al governo italiano di riconoscere Gerusalemme come capitale del libero Stato di Israele, avremmo piacere fosse favorevole“.