“Maratona di New York”, produzione del Teatrodante Carlo Monni, debutta al Todi Festival

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Sarà “Maratona di New York”, coproduzione del Teatrodante Carlo Monni e Todi Festival, tratto dal testo di Edoardo Erba, su regia originale di Andrea Bruno Savelli, con l’ex campionessa mondiale di salto in lungo Fiona May – al debutto in teatro – e Luisa Cattaneo (più volte al fianco di Ottavia Piccolo, Franca Valeri e Gigi Proietti), a inaugurare sabato 25 agosto il Todi Festival. Nello spettacolo – una inedita riscrittura tutta al femminile – May e Cattaneo corrono realmente per l’intera durata, in un percorso immaginario tra ostacoli, fatica, sudore, celebrando una storia di amicizia sincera. 

Dopo il debutto al Todi Festival, lo spettacolo farà varie tappe, tra cui al Teatro Erba a Torino (11-13/01), all’Off Off Theatre di Roma (dal 26/02 al 3/03),mentre sarà in stagione a Campi Bisenzio al Teatrodante Carlo Monni il prossimo 16 febbraio (abbonamenti in corso, per informazioni www.teatrodante.it). 

Annoverato tra i capisaldi della drammaturgia contemporanea italiana, Maratona di New York rappresenta già di per sé una grande sfida recitativa. In questo nuovo allestimento, proposto da Andrea Bruno Savelli, la sfida si rinnova, affidando il ruolo di interpreti, originariamente due uomini, a due donne. Anche la messa in scena risulta innovativa, introducendo lo spettatore in un’atmosfera surreale nella quale le due attrici corrono realmente e attraverso lo sforzo fisico donano alle loro parole dinamicità e un coinvolgimento di emozioni.

Da una parte c’è la leader, nella corsa così come nella vita, donna determinata, sicura e invincibile (interpretata da Fiona May); dall’altra la sua amica, più insicura, impaurita, fortemente legata ad un passato dal quale non riesce a separarsi (nel ruolo, Luisa Cattaneo). Per tutta la durata dello spettacolo, le due donne sviluppano una vera e propria rincorsa verbale che cresce insieme all’aumentare dei battiti del loro cuore, accompagnandoci lungo il percorso narrativo col battere delle loro suole. Un’affannata corsa fisica ed emotiva nei meandri delle loro esistenze.

Dice Fiona May: “Sono molto felice di aver preso parte a questo progetto, che Andrea Bruno Savelli mi abbia coinvolto. Questa Maratona di New York è un inno all’amicizia, finalmente vede come protagoniste due donne, parliamo di visioni al femminile, lo trovo uno spettacolo forte e al passo con i tempi. Devo dire che è molto complicato correre e recitare insieme, anche perché dobbiamo farlo guardando costantemente avanti, ed è tutto buio in sala. Sui progetti futuri non so ancora, in questo momento sto pensando al debutto di sabato!”, conclude. 

Aggiunge il regista Andrea Bruno Savelli: “Edoardo ha trasformato il testo al femminile (già di assoluto successo, visto che gira da più di 20 anni) durante le prime prove insieme. È uno spettacolo complesso su più fronti, noi abbiamo cercato di cambiarne anche le dinamiche, rendendolo attuale. Una prova difficile per le attrici, infatti Fiona e Luisa corrono utilizzando un marchingegno, dei tapis roulant scenografati, lì dove in genere la corsa veniva solo mimata. Nei testi e negli spettacoli belli, non c’è mai un solo messaggio. Qui sicuramente è fondamentale la fratellanza tra le due protagoniste, che si estende a qualsiasi idea di vicinanza umana, anche tra popoli. Come a dire che l’umanità, quando invece di cercare di distruggersi a vicenda si mette insieme, può scavalcare qualsiasi ostacolo. E poi siamo felicissimi di avere Fiona con noi, una icona, una donna forte e anche una bravissima attrice”. 

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